Redazione di Operai Contro,
i padroni USA per bocca di Obama hanno dichiarata aperta la terza guerra mondiale.
La grande coalizione di Obama per combattere l’ISIS raccoglie i peggiori assassini che dirigono le nazioni
USA, i dittatori arabi, i paesi della UE., i padroni Russi
Ogni giorno gli USA scaraventano sulle città dell’ISIS tonellate di bombe
Ammazzano civili: donne e bambini
Lo Stato Islamico sta progettando azioni terroristiche alle metropolitane di New York e Parigi.
Lo rivela il primo ministro iracheno ( nominato dal criminale Obama) Haider al-Abadi parlando con i giornalisti, a margine dell’Assemblea Generale dell’Onu a New York.
Oggi la guerra moderna non ha confini
USA e Francia bombardano i mussulmani in Siria e Iraq, uccidono donne e bambini.
L’Iraq e la Siria non confinano con gli USA e la Francia
Cosa devono fare i soldati dell’ISIS?
La cosa più normale del mondo portare la guerra negli USA e nei paesi della UE
Dov’è lo scandalo? Qual’è l’atrocità?
In guerra si uccide o si viene uccisi
Di cosa si lamenta Obama? Di cosa si lamenta Hollande?
Il popolo USA deve sapere che sono i padroni USA ad aver scatenato la guerra
E’ Obama il responsabile
Dopo due giorni di bombe contro i centri di comando dell’Isis, nella notte di mercoledì 24 settembre il bersaglio dei 13 raid americani sono state 12 raffinerie petrolifere sotto controllo dei jihadisti, nelle province orientali di Deir el-Zour e Hassakeh, che sembra servissero per fornire carburante per le operazioni dell’Isis.
Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani, l’attacco della scorsa notte ha ucciso almeno 14 jihadisti e cinque civili, tra cui donne e bambini, forse mogli e figli di chi viveva vicino alla raffineria (cioè di operai).
Americani, Francesi, Tedeschi, Italiani, Russi, ecc, non possono pensare di poter continuare a fare i turisti tranquillamente.
Ogni paese può essere un campo di battaglia
Le aziende americane, francesi, tedesche, italiane, russe potranno essere colpite
La moderna guerra non ha confini
Operai, guerra alla guerra dei padroni
Un operaio di Torino
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