DAL MESSAGGERO
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TERNI – Nella notte la rottura della trattativa su ast: sindacati e azienda bocciano il piano presentato dal governo come una mediazione fra le parti. E parte la lunga giornata degli operai.
Ore 12.30
E’ entrata subito nel vivo l’assemblea degli operai che si sta tenendo in questo momento davanti ai cancelli delle acciaierie di Terni.Le tute blu hanno bloccato viale Brin perché come ha fatto sapere Claudio Cipolla della Fiom-Cgil «l’azienda è stata arrogante e ci fa riunire fuori ma noi non cadiamo in provocazioni». Cipolla ha anche aggiunto che «la trattativa non ha portato a nulla e ribadito che la vertenza deve avere uno spessore nazionale». Il segretario della Fiom ha anche posto l’accento sul metodo di discussione adottato giudicandolo «anomalo e non condivisibile». L’azienda ha parla solo di recupero costi: «risparmiare 100 milioni di cui 40 sulla pelle dei lavoratori». «Rispetto al piano del 17 luglio – ha aggiunto Cipolla – abbiamo fatto proposte e chiesto chiarezza su assetto e impanti senza avere risposte». Sulla proposta dell’azienda di portare a Terni la linea 5 di Torni per la laminazione a freddo, Cipolla è stato categorico «è una toppa, non un vero investimento».
Sciopero e blocco delle portinerie L’annuncio arriva sempre dal palco da quale stanno parlando di volta in volta i segretari nazionali e provinciali che hanno seguito fino ad oggi la vertenza:«A partire da oggi sono indetti presidi delle portinerie e lo sciopero inizialmente legato solo all’assemblea è esteso a 24 ore». Il presidio hanno aggiunto sarà continuo «Dobbiamo arrivare alla presidenza del Consiglio»
Sciopero del settore siderurgico a Roma Tra le iniziative che vengono annunciate anche quella di uno sciopero generale del settore siderurgico da tenere a Roma, ma anche uno sciopero che coinvolga tutta la città di Terni.
Attacco a Renzi: «Basta fare spot» Arriva da Marco Bentivogli, della Fim nazionale, l’attacco al premier Renzi: «Abbiamo chiesto a Renzi di non fare spot ma di metterci la faccia. Nessuno di noi giudica sufficiente quello che ha fatto il Governo. Istituzioni e Governo non ci devono lasciare da soli con la Morselli. Ci dicono che Ast è strategico ma poi leggiamo sulla stampa internazionale che Thyssen venderà Ast entro il 2020». Bentivogli ha anche invitato gli operai presenti a restare uniti «la divisione è quello che vuole la Morselli».
Prendono la parola gli operai «Non dobbiamo prendercela con l’azienda, il vero scandalo è il piano del Governo» è stato il primo intervento da parte di un operaio. Anche il secondo intervento ha puntato il dito contro il Governo che «ci ha abbandonato e ci ha pure detto di non essere stati in grado di accettare l’accordo». Di intervento in intervento i toni si fanno accesi tra incitamenti all’occupazione della fabbrica e prese di posizioni più energiche. Il clima, insomma, è sempre più teso. «Non dobbiamo andare da Renzi ma creare problemi qui sul territorio».
Sale sul palco Riccardo Marcelli della Fim-Cisl Il segretario dei metalmeccanici della Cisl ha preso la parola ed ha ricostruito il momento clou della trattativa andata in scena ieri sera, con l’arrivo del sottosegretario Del Rio. «Quando è arrivato Del Rio ci aspettavamo l’inizio di una trattativa vera. Non abbiamo mai potuto affrontare i temi strategici. Abbiamo chiesto di parlare di volumi ma l’azienda è rimasta ferma a luglio e così su tutti gli altri temi. Ci hanno fatto discutere solo di esuberi e costo del lavoro. Del Rio ci ha detto che per il ministero la vicenda è chiusa e ci ha lasciato soli con l’azienda».
Tensione è alle stelle e accordo bocciato dagli operai Cresce la tensione tra i tanti operati che stanno seguendo l’assemblea. Tra le proposte di intervento anche l’occupazione del Comune di Terni. Tutti i lavorato sono comunque concordi su un fatto: l’accordo proposto dal Governo andava bocciato (LEGGI L’ACCORDO). C’è stata anche una votazione per alzato di mano che ha confermato la bocciatura all’unanimità.
Si prepara il corteo Gli operai si stanno preparano per far partire un corteo che raggiungerà la sede della Prefettura, così è stato sottolineato «Il governo capirà che la mobilitazione è cominciata».
I numeri degli esuberi Intanto, vengono resi noti i dati ufficiali degli esuberi: 473 in Ast di cui 381 operai e 92 impiegati e quadri, per la società delle fucine 45 dipendenti di cui 30 operai e 15 impiegati e quadri, per il tubificio di Terni 7 dipendenti di cui 2 operai e 5 impiegati e qaudi per Aspasiel 12 impiegati e quadri.
Tutti sotto la prefettura Il corteo partito da viale Brin ha raggiunto la Prefettura di Terni. Una delegazione delle tute blu è salita dal prefetto Gianfelice Bellesini. Delegazioni composta perlopiù dai segretari delle varie sigle sindacali presenti.
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