GENOVA, La città si rimbocca le maniche?

Redazione di Operai Contro, I giornalisti al servizio del governo e della polizia titolano: “Genova di rimbocca le maniche dopo l’alluvione. E intanto si contano i danni. Hanno rispolverato le magliette dell’alluvione del 2011, quelle con scritto “Non c’è fango che tenga”, i ragazzi genovesi e di altre zone della regione e con guanti e pale si sono messi al lavoro per ripulire la città. Anche a Montoggio al lavoro per liberare il paese da detriti. E se una volta ci rimboccassimo le maniche e impugnando le pale andassimo ai palazzi del governo. Belin sarebbe l’unica cosa giusta da fare Renzi, […]
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Redazione di Operai Contro,

I giornalisti al servizio del governo e della polizia titolano: “Genova di rimbocca le maniche dopo l’alluvione. E intanto si contano i danni. Hanno rispolverato le magliette dell’alluvione del 2011, quelle con scritto “Non c’è fango che tenga”, i ragazzi genovesi e di altre zone della regione e con guanti e pale si sono messi al lavoro per ripulire la città. Anche a Montoggio al lavoro per liberare il paese da detriti.

E se una volta ci rimboccassimo le maniche e impugnando le pale andassimo ai palazzi del governo.

Belin sarebbe l’unica cosa giusta da fare

Renzi, il buffone dei padroni, verrà a Genova, accogliamolo bene.

Una frana è caduta sui binari ed ha interrotto la linea ferroviaria Genova-Ovada all’altezza di Borzoli. Non ci sono convogli coinvolti. La linea che collega Genova a Ovada corre su un unico binario ora ricoperto di terra e detriti.

A seguito delle forti piogge che si sono abbattute nella notte nell’entroterra del Tigullio, il torrente Entella è esondato nella zona della foce tra Chiavari e Lavagna. L’acqua ha invaso la pista ciclabile e le zone golenali. Chiusi i ponti presidiati dai vigili del fuoco di Chiavari. A Rapallo il torrente Boate, dopo che questa mattina ha sfiorato gli argini è tornato sotto il livello di guardia.

Le scuole sono chiuse, come i parchi, i cimiteri, i musei civici. Dopo le bombe d’acqua della notte che hanno allagato molte zone della città, rendendo impraticabili i sottopassi cittadini, la situazione sta tornando alla normalità. I sottopassi sono transitabili, ma restano in tilt quelli della zone della stazione di Brignole e della Valbisagno, dove due notti fa il Bisagno ha causato la nuova alluvione. La protezione civile comunale segnala vari smottamenti e ‘spanciamenti’ di mura che sono a rischio cedimento. La volta di un torrente tombato, in via Ausonia, nella residenziale di Castelletto, ha ceduto e crea preoccupazione. Alcuni ascensori cittadini sono bloccati. Molti i volontari impegnati sono sulle strade: a loro con l’allerta 2 è vietato di lavorare in scantinati.

TUTTI I VIDEO: DALLE IMMAGINI DEL DOPO ALLUVIONE ALLE TESTIMONIANZE

Uno smottamento nella notte ha isolato Favale di Malvaro, mentre Santo Stefano d’Aveto si raggiunge con difficoltà. Un fulmine ha incendiato un agriturismo nei pressi del lago di Giacopiane, e una frana ha isolato 40 famiglie in località Verzemma, nel comune di Recco. Il nubifragio che nelle prime ore del giorno si è spostato da Genova al Tigullio ha interessato in modo significato proprio il comune famoso per la focaccia. Tra gli isolati di Verzemma anche un consigliere comunale e un assessore. Mezzi e uomini del Comune sono sul posto. Il Sindaco, Dario Capurro, d’accordo con Anas, ha chiuso l’Aurelia per la quantità d’acqua presente sulla carreggiata. Non preoccupa il torrente Recco grazie al mare calmo che favorisce il deflusso delle acque. I Vigili del fuoco di Rapallo intervenuti su allagamenti a Rapallo e Camogli.

Una tempesta di fulmini si è abbattuta all’alba sul Tigullioprovocando problemi alla linea ferroviaria Livorno-Genova, ma i rallentamenti contenuti grazie al pronto intervento dei tecnici delle Ferrovie. Una centralina dell’impianto per il distanziamento dei treni situata a Zoagli è andata in tilt per diversi minuti a causa delle scariche provocando il rallentamento dei convogli. I ritardi sono stati contenuti nell’ordine di circa venti minuti.

Un’altra interminabile notte di paura ha vissuto Genova per due vere e proprie “bombe d’acqua” che hanno allagato molte zone della città trasformando le strade in torrenti con il fango che ha di nuovo invaso scantinati e negozi.

I momenti di grande criticità si sono registrati tra le 2 e le 3 nel ponente di Genova dove gli allagamenti hanno interessato Sestri, Voltri, Pegli, Multedo e Borzoli dove è esondato il Rio Ruscarolo. A Voltri il torrente Leira, a Pegli il Varenna, a Cornigliano il Polcevera hanno superato i livelli di guardia. Alcuni automobilisti, che si sono trovati nelle strade allagate, sono saliti sui tettucci delle vetture e sono stati soccorsi dai vigili del fuoco. Intorno alle 3 in Valbisagno, dove due notti fa c’è stata l’esondazione che ha provocato anche un morto, i torrenti Fereggiano e Bisagno hanno sfiorato gli argini facendo temere per una nuova alluvione. Gli abitanti della zona, terrorizzati ed esasperati, hanno tempestato di telefonate centralini di forze dell’ordine e vigili del fuoco. In alcune zone della città, dove le strade sono in pendenza, la quantità d’acqua caduta ha avuto la forza di trascinare via cassonetti per i rifiuti e di spostare anche alcune auto. Intorno alle 3:30 i temporali sono cessati e sono rimaste precipitazioni sparse. Per evitare che gli automobilisti in transito sull’autostrada potessero raggiungere la zona della Valbisagno, è stato chiuso il casello di Genova Est.

Franco Gabrielli nella sede della Prefettura di Genova

Genovesi rimbocchiamoci la maniche, ma non per spalare fango

Un genovese

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