Redazione di Operai Contro,
“La ripresa globale è più debole del previsto, più di quanto si poteva immaginare sei mesi fa.”
E’ l’allarme lanciato da Mario Draghi che da Washington, dove partecipa ai lavori del Fondo monetario internazionale, rivolge l’ennesimo appello ai Paesi dell’Eurozona, soprattutto quelli dove la crescita non c’è: bisogna andare avanti con le riforme strutturali.
“Queste sono fondamentali per l’Europa, perché in altre parti le hanno fatte e da noi ancora no”, è il rimprovero del presidente della Bce. Che sottolinea come dopo l’austerity degli ultimi anni “gli sforzi sul fronte del consolidamento dei bilanci nel futuro, nei mesi che verranno, potranno essere più tenui”. A patto di non vanificare i risultati raggiunti. Anche se dare un giudizio sulle leggi di bilancio che i Paesi europei stanno per approvare e inviare a Bruxelles “è ancora prematuro”.
Draghi di quale riprese parli?
Forse della ripresa dei regali di miliardi di euro alle banche?
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