I curdi di Kobane potranno anche beneficiare degli aiuti americani che, oltre ad accompagnare le operazioni di terra dei combattenti con i raid aerei della coalizione, ha lanciato, nella notte tra domenica e lunedì, armi, munizioni e medicinali ai Kurdi siriani in prima linea a Kobane.che difendono il dittatore siriano Assad
Telegraph: “Miliziani dell’Isis presenti in Turchia”
Insieme alla notizia dell’annunciato appoggio ai curdi di Kobane da parte del governo di Ankara, arriva anche quella diffusa dal quotidiano britannico, che cita fonti dell’Esercito siriano libero, riguardo alla presenza di miliziani jihadisti entro il confine turco. La prova va ricercata, a quanto scrive il Telegraph, nel tentato sequestro da parte dei miliziani fedeli ad Abu Bakr al-Baghdadi, venerdì pomeriggio, di uno dei comandanti dell’Esl, Abu Issa. Il ribelle, che dirige il gruppo Thuwar Raqqa che combatte per Kobane, sarebbe stato vittima di un’imboscata mentre tornava in auto, con il figlio 20 enne Ammar, da un incontro con dei funzionari turchi, a Urfa, nel sud-est del Paese. “Auto dell’Isis gli hanno bloccato la strada e quattro uomini armati li hanno fatti scendere” dal veicolo, ha detto il portavoce di Thuwar Raqqa, Ahmed Abdul Khader. I miliziani avrebbero tentato di portarlo oltre il confine siriano ma, incontrati i militari dell’esercito governativo di Ankara, avrebbero abbandonato l’ostaggio. L’uomo, soccorso in ospedale, avrebbe riportato ferite da arma da fuoco.
La notizia solleverebbe nuovi preoccupanti scenari per il governo turco, che dovrebbe così rinforzare i controlli non solo al confine con la Siria, ma anche internamente, e per l’Occidente.
Questo caso sarebbe il primo in cui miliziani dello Stato Islamico riescono a entrare in territorio europeo, violando i confini di uno Stato che fa parte della Nato.
La guerra si estende.
I Kurdi si sono messi al servizio dei padroni occidentali
Guerra alla guerra dei padroni
Un osservatore
Comments Closed