Tutto inizia il giorno 15 ottobre alle ore 22, quando gli operai occupano in moto spontaneo la TRW, con i dirigenti chiusi all’interno, a seguito di voci che circolavano da tempo, in merito alla volontà della multinazionale di chiusura dello stabilimento labronico, intervengono anche le Organizzazioni Sindacali. Il giorno seguente, quanto era considerato solo una ipotesi, prende invece corpo nella sua concretezza e continua l’occupazione in di via Enriques, tra discussioni e assemblee.http://www.pisorno.it/ore-22-del-15-ottobre-gli-operai-occupano-la-trw-i-dirigenti-ancora-chiusi-allinterno-e-da-stamani-assemblea-permanente-attesa-a-livorno-la-proprieta-inglese/Venerdì 17, l’incontro con i vertici aziendali Trw Automotive Italia, presso la sede della Confindustria di Livorno. http://www.pisorno.it/trw-nessuna-trattativa-lo-sconforto-operaio-lamarezza-di-una-citta-la-pragmaticita-della-multinazionale-attualmente-a-colloquio-con-il-prefetto-tiziana-costantino/ Un incontro sostanzialmente inconcludente che termina con la visita in Prefettura, da dove non emerge un granché, in termini di garanzie, ma si strappa un incontro tra proprietà, sindacati e istituzioni, con il Ministero dello Sviluppo Economico.

Cresce la forte solidarietà che si concretizza nel giorno 18 alle 17:30, quando il “Coordinamento Lavoratori Livornesi” organizza una manifestazione con corteo, con la presenza e la partecipazione di molti attivisti politici e rappresentanze istituzionali cittadine, vedi Video:

 In attesa di non si sa  quali sviluppi, domani è previsto il primo degli incontri del tavolo istituzionale Regione-Comune con interessamento del Ministero ma, anche oggi è continuata l’occupazione all’interno dello stabilimento e si è svolta un’altra assemblea dove ha parlato lo stesso Direttore accolto tra molte perplessità.

Nel pomeriggio, a conferma dell’impegno dell’amministrazione comunale è arrivato anche il sindaco Nogarin che, dopo una riunione con i sindacati territoriali si è intrattenuto con i lavoratori, ha suggerito di tenere il confronto, con la proprietà, su due livelli: quello economico e quello del mantenimento dell’attività produttiva, promettendo il suo massimo impegno per portare le loro istanze al tavolo romano. E’ stato anche affrontata la possibilità della mobilità (uscita) volontaria, in riferimento al fatto che dal 1 gennaio 2015 cambieranno le regole sugli ammortizzatori sciali e in ultimo un richiamo a mantenere la calma, nel massimo di unità e a non cedere ad esasperazioni o alla tentazione di atti violenti.

Tuttavia alcune decisioni in un clima, non certo facile, sono state prese: la prima è che da lunedì si rientra in fabbrica tornando a timbrare il cartellino, ma è difficile pensare che riprenda la produzione e, per martedì il sindacato ha messo a disposizione dei pullman, con partenza alle ore 06, per recarsi Ostellato, dove è stata data garanzia che la rappresentanza di TRW Livorno sarà accolta.

Si tratta di una delle realtà industriali più prestigiose, del territorio ferrarese, la dimostrazione che per una Azienda la collaborazione con il pubblico non è sempre così difficile.

Come abbiamo già detto, oggi in fabbrica si respirava un clima davvero difficile, ma anche pesante, con tentativi di contenimento anche sul libero esercizio dell’informazione, sia da parte del sindacato che dalle guardie private dell’Azienda. Vietate le registrazioni sia audio che video, vietato l’ingresso in assemblea al giornalista con telecamera del “Il Fatto quotidiano”, lo stesso nostro redattore è stato oggetto per due volte di invito ad abbandonare la sala a cui, ovviamente, ha resistito come testimone dei fatti. Erano anche presenti i giornalisti del “il Tirreno”, della “Nazione” e di “Quilivorno” Significativa anche la presenza di ex dipendenti TRW adesso in pensione, come Franco Rossi ex delegato RSU, che non ha perso l’occasione di dire la sua, facendo riemergere su tutta questa vicenda responsabilità storiche, ma anche recenti.

Probabilmente, questo è quanto infastidiva sindacato e dirigenza aziendale.