Redazione di Operai Contro,
Oltre centomila persone, secondo le stime del sindacato, hanno partecipato a Roma alla processione dei lavoratori del pubblico impiego.
Alla fine la solita predica del leader della Cgil, Susanna Camusso,
“Se il premier Renzi afferma di non volere lo scontro sul lavoro – ha detto Camusso – allora dica alla sua ministra di smetterla di dire che i lavoratori pubblici sono privilegiati, perché così si divide il lavoro. Le risposte le vogliamo. Smettete di fare i dilettanti allo sbaraglio, non si può trattare la P.a. come se non fosse il centro, il perno dei servizi. Il lavoro è una cosa seria. Basta promesse – ha continuato, rivolgendosi al Governo – basta annunci. La prima risposta da dare, spiega, è quella divalorizzare il lavoro pubblico, dando anche risposte ai tanti precari e ai dipendenti delle Province. Non va bene una legge di stabilità che taglia i lavoratori pubblici e i servizi, mentre bisogna ripartire dai contratti nazionali. Se bisogna “riorganizzare il lavoro, questo lo si fa con i lavoratori. L’impegno che deve venire da questa manifestazione è che se non ci saranno risposte nei prossimi giorni si prosegua con lo sciopero”.
In piazza palloncini colorati, fischietti, tamburelli, bandiere dei sindacati, ma anche riproduzioni di lapidi realizzate dalle maestre delle elementari. “La scuola dell’infanzia è morta”, c’è scritto su una finta tomba esposta da alcune insegnanti che stanno partecipando al corteo del pubblico impiego partito da Piazza della Repubblica e diretto a Piazza del Popolo. Tra gli striscioni anche uno della delegazione di alcuni medici ospedalieri di Vasto con su scritto: “Renzi fa accordi con Verdini e manganellano Landini”. “Un Governo che non taglia la spesa pubblica e non rifà i contratti è un esecutivo che non fa nulla”, dice un medico della cittadina abruzzese.
Governo è “il peggior datore di lavoro del Paese, se non si siede per rinnovare il contratto faremo lo sciopero generale dei lavoratori pubblici”. Così il segretario generale aggiunto Uil Carmelo Barbagallo, alla manifestazione del pubblico impiego. “Ci riuniremo più tardi come segreterie generali per pianificare tutte le azioni future”
“Se la legge di stabilità non destinerà le risorse per il rinnovo dei contratti dei dipendenti pubblici, i sindacati di categoria faranno lo sciopero generale a dicembre”. Lo dicono i segretari generali del pubblico impiego in piazza, a Roma, per la manifestazione nazionale. Chiudendo la manifestazione del pubblico impiego il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso ha annunciato che “se il governo non darà risposte” si andrà avanti “con lo sciopero della categoria” e non solo: “chiameremo tutti i lavoratori”. Furlan: “Speriamo che questa manifestazione serva a sturare le orecchie del Governo” ma sullo sciopero generale frena: “Verificheremo insieme cosa fare”. Il Governo è “il peggior datore di lavoro del Paese, se non si siede per rinnovare il contratto faremo lo sciopero generale dei lavoratori pubblici”. Così il segretario generale aggiunto Uil Carmelo Barbagallo, alla manifestazione del pubblico impiego. “Ci riuniremo più tardi come segreterie generali per pianificare tutte le azioni future. Appello del card. Bagnasco al governo: dialoghi con sindacati.
Processioni e promesse di sciopero generale
Ricordo solo che Renzi e Camusso sono dello stesso partito: il Pd
Un insegnante
Comments Closed