Redazione di Operai Contro,
a Terni continua il balletto dei tavoli.
Padroni, governo e sindacati vogliono rincoglionirci
Vi invio una cronaca del messaggero
Un operaio AST
Terni Ennesimo incontro al Mise sulla vicenda Ast.
ore 2.00 Gli operai presenti vogliono sapere dai sindacati quali sono le iniziative da intraprendere dopo il congelamento del tavolo. Le Rsu hanno risposto che la decisone sarà presa dall’assemblea di fabbrica convocata per questa mattina alla quale prenderanno parte anche i segretari nazionali.
Ore 1.00 . Parcheggiata davanti ai cancelli d’ingresso dell’Ast, dalla parte interna, c’è una grossa jeep. Viale Brin continua a essere presidiato da almeno duecento operai. La tensione è percepibile. Sono arrivati alcuni rappresentanti sindacali.Stefano Garzuglia (Fiom) e Gioacchino Olimpieri Fismic hanno parlato con gli operai spiegando loro i termini dell’incontro a Roma. Non sono mancate le contestazioni.
Ore 00.25 A fuoco un altro portone. Un altro portone, poco distante agli uffici dell’Ilserv, è andato a fuoco sempre con la stessa tecnica, quella di incendiare i pallet che gli operai usano per scaldarsi durante i picchetti. L’incendio è stato domato ma l’amarezza è palpabile dopo l’incontro di ieri pomeriggio al Mise. E’ stato anche ostacolato l’arrivo del camion dei pompieri. La preoccupazione sale anche in vista dell’incontro di domani con i sindacati.
Ore 22.50, incendi e tensioni. Tensioni fra gli operai alla notizia di come è andato l’incontro a Roma. Ma la crisi maggiore c’è stata davanti alla porta d’ingresso degli uffici Ilserv, una delle ditte terze che rischia di mandare in cassa integrazione tutti i dipendenti o la maggior parte in seguito al taglio del 20 per cento sugli appalti. Nei giorni scorsi era stato appeso un manichino davanti all’ingresso a cui questa sera qualcuno ha dato fuoco, Altri operai hanno messo dei bancali di legno sotto al manichino e la porta dell’ufficio è andata a fuoco.
In precedenza c’era stata una lite fra altri operai davanti ai cancelli di viale Brin. La tensione è molto alta e gli operai si sentono abbandonati: hanno davanti la prospettiva di un’altra settimana di scioperi. Domani ci sarà comunque un’assemblea per spiegare bene i termini dell’incontro che si è tenuto a Roma.
Intanto sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e la Digos.
Ore 21.15 I sindacati. Il giudizio che danno i sindacati su piano è “insufficiente”. “Sul piano, sostengono, vogliamo necessariamente lavorarci come organizzazioni sindacali”. Nessun commento, invece, dalle istituzioni locali presenti al vertice.
Ore 20.45. La nota del ministero.
Si è riunito presso il ministero dello Sviluppo Economico il tavolo dedicato alla vertenza Acciai Speciali Terni che è stato presieduto dal ministro Federica Guidi. Erano presenti, informa una nota del ministero, il vice ministro Claudio De Vincenti, il sottosegretario al Lavoro, Teresa Bellanova, rappresentanti delle istituzioni locali e sindacati. Nel corso della riunione, prosegue la nota, l’amministratore delegato di Ast, Lucia Morselli, ha illustrato le nuove linee guida del piano industriale relativo all’impianto di Terni. Il tavolo si è chiuso per proseguire il confronto in occasione della nuova riunione fissata per martedì prossimo, 18 novembre, alle ore 10.
Ore 20.15. Questa volta a mettere in diffcioltà i sindacati è la stessa ministra Federica Guidi che, dato che non è possibile trovare alcuni accordo, rimanda la trattativa a martedì prossimo. Una decisione che rende tesissima la situazione in città, dove gli operai hanno già fatto 20 giorni di sciopero. Un’altra settimana, sostanzialmente, azzerebbe uno stipendio. I sindacati stanno decidendo cosa fare.
“Non c’è traccia della promessa di Renzi, riportataci anche dalla presidente Marini, di non fare più l’arbitro ma di prendere in mano la situazione. Anzi, a metterci in difficoltà è anche il ministro”, è il commento di alcuni sindacalisti presenti all’incontro al Mise.
Ore 19.15 Secondo fonti sindacali è in corso un dibattito tra i sindacati e l’ad Morselli: l’ad non risponderebbe a tutte le domande poste dai sindacati e il governo non la inviterebbe a farlo.
Ore 17.45 E’ iniziato il nuovo vertice al Mise, il ministero dello Sviluppo economico sulla vicenda ast. I sindacati, dopo l’ennesimo vertice andato a vuoto, nonostante gli auspici ufficiali del vice premier Graziano Delrio, hanno chiesto che l’ad Lucia Morselli metta per iscritto le sue proposte in maniera contestualizzata, in modo da non dover assistere ai continui cambi di direzione della manager, in spregio, ormai, a qualunque regola di rispetto delle parti.
Ha iniziato a parlare l’ad Lucia Morselli, ma dopo qualche minuto si capisce che, in sostanza, viene illustrato il vecchio piano nonostante la novità delle slide.
Caso Ilsver, la posizione di Ast. (ore 17) Acciai Speciali Terni, in seguito alle notizie apparse su alcune testate giornalistiche, conferma «in linea con quanto comunicato in precedenza, di aver sottoscritto gli ordini per la proroga dei servizi affidati all’azienda Ilserv fino al 31 dicembre 2014 in data 3 novembre 2014 e di averne dato comunicazione all’azienda il giorno stesso con una e-mail del responsabile acquisti di Ast al direttore di stabilimento di Ilserv».
Gli auspici della sottosegretaria Teresa Bellanova. (ore 16.45) «Tra poco l’azienda illustrerà al tavolo al Mise il piano industriale maggiormente nei dettagli. L’auspicio è che si lavori per arrivare all’intesa, per far rientrare al lavoro i dipendenti che sono in sciopero permanente da ormai 21 giorni, con una notevole perdita di reddito, e allo stesso tempo si riprenda la produzione, la cui sospensione sta provocando non pochi problemi all’industria italiana». Così il sottosegretario al ministero del Lavoro e delle politiche sociali, Teresa Bellanova, con Labitalia, a pochi minuti dalla ripresa al Mise del tavolo sull’Ast di Terni. «Spero che oggi si lavori per ritornare a una discussione portata avanti con tranquillità -sottolinea Bellanova- superando le asprezze. Spero che da parte dell’azienda ci sia uno sforzo di chiarezza nell’esposizione del piano industriale, in modo da trovare il consenso delle organizzazioni sindacali che già nell’incontro a Palazzo Chigi avevano constatato un passo avanti rispetto al piano di luglio». «Spero che i sindacati -conclude Bellanova- possano così condividere un terreno di confronto che non preveda uno sciopero continuativo dei lavoratori».
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