LA FIOM COME LA FIAT ?

Redazione di Operai Contro l il segretario provinciale della FIOM di Modena Cesare Pizzolla, ha deciso di non fare salire sul pullman che doveva portare gli operai di Modena alla manifestazione di Milano un operaio della CNH. Questo di perse è già un episodio grave, la gravità della cosa è angora più significativa perché il rifiuto di far salire sul pullman riguarda un operaio che in fabbrica, ha sempre lottato al fianco degli operai, facendosi promotore di lotte contro il degrado dei reparti , inquinamento acustico, la mancanza di aspiratori che rendono l’aria irrespirabile, contro l’imposizione della Fiat per […]
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Redazione di Operai Contro

l il segretario provinciale della FIOM di Modena Cesare Pizzolla, ha deciso di non fare salire sul pullman che doveva portare gli operai di Modena alla manifestazione di Milano un operaio della CNH.

Questo di perse è già un episodio grave, la gravità della cosa è angora più significativa perché il rifiuto di far salire sul pullman riguarda un operaio che in fabbrica, ha sempre lottato al fianco degli operai, facendosi promotore di lotte contro il degrado dei reparti , inquinamento acustico, la mancanza di aspiratori che rendono l’aria irrespirabile, contro l’imposizione della Fiat per fare dei sabati lavorativi, mentre licenziava gli operai a tempo determinato.

In queste e tante altre battaglie gli operai hanno visto in prima linea Francesco Ficiarà.

La Fiat ha provato in tutti i modi di colpire Francesco: provocazioni di capi e capetti e arrivando persino a licenziarlo.

Al primo licenziamento Francesco è stato reintegrato con una sentenza all’ultimo grado di giudizio.

Non appena messo i piedi in fabbrica sono iniziate le provocazioni, capi e capetti sono tornati all’attacco, la Fiat si vuole disfare a tutti i costi di un operaio che non è disposto a sottomettersi al volere del padrone e licenzia per la seconda volta Francesco.

La gravita di negare a Francesco di salire sul pullman per aderire allo sciopero al fianco dei suoi colleghi da parte del padrone della FIOM consiste nel fatto che il 09/12/ 2014 ci sarà l’ultima udienza che contrappone un operaio alla Fiat

La cosa da sottolineare è che l’operato del padron Pizzolla, e stata contestata dagli operai che erano sul pullman, e alcuni di questi sono scesi in solidarietà con Francesco.

La lungimiranza di Francesco, consiste nel fatto che ha chiesto agli operai di risalire sul pullman.

Lo sciopero è importante, e angora di più è la partecipazione alla manifestazione di quegli operai che non accettano di sottomettersi ai padroni e che non condividono il comportamento dei sindacati asserviti.

Pizzolla i pullman li pagano gli operai, non capiamo il comportamento pilatesco di altri burocrati ex rifondaroli come Massimo Valentini che viene a volantinare alla CNH rivendicando alla FIOM il diritto di entrare in fabbrica e poi non si oppone alla esclusione di un operaio di aderire alla manifestazione

Lo stesso comportamento pilatesco l’ imputiamo alla RSA Maurizio Cocerio che conosce benissimo l’impegno e la determinazione di Francesco nel portare avanti le lotte contro lo strapotere della Fiat, per l’ennesima volta abbiamo visto l’operato dei Falcettini e Martellini che hanno affiancato i burocrati nel selezionare chi doveva e poteva salire sul pullman.

Falcettini, siete così servili verso la burocrazia sindacale, forse vi aspettate qualche posticino in più rispetto a quelli che già avete?

Operai liberiamoci dei burocrati, sindacali. La crisi che attanaglia il sistema capitalista non è finita e non si vede la fine solo prendendo in mano il nostro destino e la direzione delle lotte nelle nostre mani possiamo liberarci dalla schiavitù del lavoro salariato.

Il PRESENTE E’ LA LOTTA IL FUTURO E’ NOSTRO

A.L.

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