Redazione di Operai Contro,
i padroni si fanno la guerra e noi operai ne paghiamo le conseguenze
Dal corriere di Terni:
Torna a precipitare la situazione di Ilserv, la principale azienda di servizio di Ast, 320 dipendenti, i cui contratti di appalto sono prorogati fino al 31 dicembre. In una nota comunicata nella serata di venerdì 14 novembre ai sindacati e al personale la proprietàdi Ilserv, la Harsco, informa che “fin dal 2011 ha provato a definire un accordo per rinnovare i contratti”, ma che “la nostra proposta, nonostante i miglioramenti, è stata valutata dal cliente non sufficientemente competitiva… posizioni sono risultate troppo distanti, fino al punto in cui non è stato possibile raggiungere un compromesso”. La Harsco ricorda che “i contratti sono scaduti il 29 ottobre”. Per poi chiarire lo stato della trattativa con Ast: “la richiesta avanzata da Ilserv di risolvere i seguenti punti chiave: la ricollocazione del personale/trasferimento ad Ast o verso la nuova azienda/e appaltatrice dei contratti; l’acquisto da parte di Ast o della nuova azienda dei contratti dei beni (impianti e macchinari) e della relativa ricambistica a magazzino”. Harsco “rimane sempre disponibile a supportare Ast addivenendo ad un’estensione contrattuale fino alla fine dell’anno…ma considera i punti sopracitati, in particolar modo il primo, come fondamentali ed essenziali per la definizione di un qualsiasi accordo, seppur di breve termine”. Dunque se Ast non si impegna ad affrontare i problemi della ricollocazione del personale e dell’acquisto dei beni strumentali oggi di Ilserv all’interno del recinto aziendale non è possibile nessun accordo.
Dal primo gennaio i 320 lavoratori verrebbero messi in mobilità.
Un operaio IIserv
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