Egregio Direttore,
1 milione e 34 mila lavoratori autonomi in nero.
2 milioni e 204 mila lavoratori dipendenti in nero.
3 milioni e 238 mila in totale sono i lavoratori in nero.
In totale il tasso di irregolarità è del 12,4%
[ Questi dati vanno considerati insieme ai 500 mila lavoratori in cassa integrazione a zero ore; 6 milioni di precari e sottoccupati; 6 milioni di disoccupati, di cui 3 milioni definiti dalla statistica “demotivati”; 260 mila ragazzini sfruttati nel lavoro minorile, ( fonte Ministero della giustizia ), stima in difetto;7 milioni di pensionati, ( pari al 43% dei pensionati Inps ), con pensione mensile inferiore a 1.000 euro lordi. Tra questi, 2,1 milioni pari al 13,4% hanno una pensione sotto i 500 euro mensili ]. E Renzi taglia lo Statuto dei lavoratori in nome delle “tutele crescenti”.
Qui di seguito un estratto dell’articolo de “La Stampa” sui dati ufficiali Istat del lavoro nero.
Saluti da un lettore.
Oggi sono un milione, o quasi, calcola l’ufficio studi di Confartigianato. O meglio sono 881mila, ma visto in media lavorano molte più ore dei regolari «valgono» come 1 milione e 34mila persone, o «unità di lavoro equivalenti a tempo pieno» (ula) per usare il termine dei tecnici. Il tasso di irregolarità, tra i lavoratori autonomi, tocca così il 13,8%. Ovvero, un occupato su 7 è in nero. Se poi si allarga lo sguardo al totale dell’economia il conto degli irregolari, calcolando anche i 2.204.000 lavoratori dipendenti a loro volta «in nero», sale a quota 3 milioni e 85 mila, con un tasso complessivo di irregolarità del 12,4%.
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