Redazione di Operai Contro,
i sindacalisti si sono fatti la gita a Monaco.
Non è cambiato assolutamente niente
Un operaio dell’AST
dal messaggero
Terni Si è concluso da pochi minuti (ore 16.45) l’incontro a Monaco con i vertici di ThyssenKrupp e l’ad Lucia Morselli.
Alla riunione, per conto della multinazionale tedesca, ha partecipa Markus Bistram, responsabile del personale e membro del management della Materials Services business area, di cui fa parte l’azienda ternana. Presente anche l’amministratrice delegata di Ast Lucia Morselli, alla quale è stata confermata dai vertici di ThyssenKrupp fiducia in merito alla trattativa. I sindacati hanno consegnato al manager un proprio documento, in cui vengono rimarcati i punti critici del piano industriale annunciato dalla multinazionale.
Le parole dell’azienda. (ore 17.00). L’azienda, secondo quanto si è appreso da fonti sindacali, ha ripuntualizzato il piano a cui si è arrivati dopo mesi di trattativa, sostenendo che “si debba trovarsi un accordo per il bene di Ast, da trovare in Italia con l’ad Morselli”. Sul numero degli esuberi non sarebbero stati forniti dettagli precisi.
I tedeschi hanno ribadito che “Ast ha perso molti milioni di euro negli ultimi anni, per questo non ci sono stati più compratori, in quanto Ast, oggi, ha perso di valore. Questo – sempre secondo i tedeschi – è il motivo per il quale è inevitabile una ristrutturazione, non temporanea ma strutturale”.
“Il forno a verifica – ha sostenuto il board di Tk, incentrandosi su uno dei punti chiave della trattativa, quello del mantenimento del secondo forno, su cui Tk vuole porre un vincolo di verifica temporale, mentre governo e sindacati sono contrari – fa parte di questo piano. C’è una sovracapcità produttiva di inox in Europa che non può essere ignorata”:
“La quantità che si fa – ha proseguito Tk – non sempre è utile. Bisogna puntare sulla qualità e sul guadagno”. Tk ha ribadito che “non vogliamo chiudere Ast, ma rilanciarla. Per questo motivo è stata inserita nel settore Materials, che è un grande centro di vendita di acciaio. E avendo solo Ast non ha problemi di concorrenza interna”.
“Ribadiamo che vogliamo investire su Terni – ha sostenuto il board – compreso il trasferimento della linea linea 5 di Torino e che faremo gli investimenti annunciati dall’ad Morselli. Abbiamo bisogno di soluzioni strutturali, lo ripetiamo, non temporanee. Ecco perchè alcuni aiuti statali non sono sufficienti: hanno una scandenza di breve termine”.
“Per quanto riguarda il personale, appilichiamo le regole previste dall’Italia, così come abbiamo fatto per il personale in Germania, ma non possiamo fare paragoni perchè sono situazioni diverse. Lo sciopero che si sta facendo mette a rischio la stabilità dell’azienda e dei lavoratori”.
“Per quanto riguarda il piano non possiamo dire di essere fermi a quelli del 17 luglio, perchè lo abbiamo modificato in alcuni punti raccogliendo anche le proposte sindacali, per questo crediamo che sia necessario trovare un dialogo più disteso, in modo che si possa parlare fra le parti”.
Le parole del sindacato. (ore 17.15) Fim, Fiom, Uilm, Ugl e Fismic ribadiscono le proprie posizioni, riconoscendeo “dei passi in avanti”, ma “non li riteniamo ancora sufficienti specialmente per quanto riguarda il punto dei volumi produttivi. Abbiamo consegnato una documentazione che attesta le nostre modifiche al piano – proseguono – Abbiamo affermato che ci auguriamo e ci aspettiamo che dopo questo confronto domani al ministero ci siano quei cambiamenti utili a poter trovare una strada da percorrere insieme per poter giungere a un accordo”.
Vicaro (Ugl): moderata apertura al dialogo. (ore17.30) . “I vertici tedeschi si sono mostrati cautamente disponibili a un dialogo che renda possibile e sostenibile garantire un futuro alle Acciaierie di Terni”. Lo dichiara il segretario generale dell’Ugl Metalmeccanici, Maria Antonietta Vicaro, da Monaco dove ha partecipato all’incontro su Ast tra ThyssenKrupp, l’ad di Ast Lucia Morselli e i sindacati italiani e tedeschi, aggiungendo che “l’azienda ha confermato la volontà di mantenere il sito e non metterlo in vendita, effettuando una verifica sul secondo forno allo scadere dei due anni. Da parte nostra abbiamo ribadito che non accetteremo accordi al ribasso, e che il piano di luglio va modificato ma siamo disponibili a trovare un accordo in tempi brevi a patto di ripristinare un clima di fiducia, soprattutto sul futuro dello stabilimento”.
Mario Ghini, Uilm: Thyssen dice di voler investire su Ast (ore 17.45).«Oggi il board di ThyssenKrupp ci ha dichiarato che vuole investire su Ast e che non ha nessuna intenzione di vendere l’azienda italiana»: a dirlo è Mario Ghini, segretario nazionale Uilm. Ad avviso del quale nell’incontro di oggi a Monaco «ci sono state importanti conferme sul fronte societario». «Markus Bistram, direttore del personale della divisione Materials e membro del board, ha dichiarato – sostiene Ghini in una nota – che la strategia dell’azionista sull’inossidabile cambiata, perchè c’è la volontà di investire su Ast e nessuna volontà di vendere lo stabilimento italiano». Per il segretario della Uilm «ovviamente, diventa importante la giornata di domani per cercare di superare le differenze ancora esistenti sul piano industriale convinti che, in particolare sulla verifica a 24 mesi, il Governo debba mettere in atto tutto il suo peso e la sua autorevolezza».
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