Redazione,
da più di un mese noi operai siamo in sciopero contro i padroni dell’AST.
Da oltre un mese si susseguono i tavoli tra padroni, governo e sindacalisti
I sindacalisti si sono fatti anche la gita a Monaco
Ora il Governo chiede alle Rsu dell’Ast di Terni, che domani si riuniranno in assemblea, di sospendere lo sciopero mentre si tratta. “Spero – dice il sottosegretario al Lavoro, Teresa Bellanova – che siano riconosciuti i passi in avanti e si possano rimodulare le forme di lotta sospendendo lo sciopero a oltranza”.
Bellanova auspica che nell’assemblea le Rsu dell’Ast “possano decidere una modifica delle forme di lotta”. Lo sciopero a oltranza, spiega, pesa in modo significativo sui redditi dei lavoratori. Al momento la trattativa è ferma sui 291 esuberi ma l’azienda ha spiegato che 160 persone hanno già firmato per l’esodo incentivato e altre 40 hanno dato l’adesione per l’uscita.
“Lavoriamo – conclude il sottosegretario – perchè non ci sia nessun licenziamento forzoso ma solo uscite volontarie nei prossimi 24 mesi con incentivi”.
In pratica il governo preme con l’AST perché gli operai si autolicenziano.
Dello stesso avviso è anche Confindustria, per la quale la trattativa per il futuro dell’Acciaieria di Terni va proseguita “a cancelli aperti”.
A lanciare l’appello è il presidente della sezione ternana di Confindustria, Stefano Neri, secondo il quale “lo sciopero sta provocando danni anche alle persone che lavorano nelle ditte esterne”. “Non è più tempo di guerra di trincea – ha affermato Neri – e gli atteggiamenti conflittuali dettati da motivazioni ideologiche non portano da nessuna parte”.
Ma quale ideologia. Neri volete licenziarci e noi non vogliamo
Il governo ha paura. Renzi ha paura.
Finché siamo in sciopero padroni, governo e sindacalisti hanno paura.
Perché dovremmo smettere?
Un operaio dell’AST
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