Caro Operai Contro,
il guerrafondaio nonché sterminatore a livello planetario Barack Obama, ha firmato in segreto la proroga di guerra delle le truppe americane in Afghanistan. Riporto qui di seguito, la notizia dal quotidiano “La Stampa”. Saluti da un affezionato lettore.
” Con un ordine segreto firmato nelle scorse settimane, il presidente americano, Barack Obama, ha prorogato di un anno la missione di combattimento delle truppe americane in Afghanistan. Secondo quanto riferisce il New York Times, si tratta di un cambiamento rispetto a quanto annunciato da Obama a maggio scorso e cioè che le operazioni di combattimento “Enduring Freedom” sarebbero cessate alla fine di quest’anno e che la metà dei 9.800 soldati americani che rimarranno (insieme a circa 4.000 militari degli alleati Nato tra cui Germania, Italia e Turchia), avrebbero avuto una missione di sostegno e addestramento delle forze afgane a Kabul e Bagram. Ma, secondo il Nyt, che cita una fonte anonima, l’ordine di Obama autorizza le forze americane ad effettuare missioni contro i talebani e altri gruppi militanti nel caso di minacce ai soldati e al governo di Kabul. Inoltre, è stato autorizzato anche l’uso di jet americani, bombardieri e droni in supporto alle truppe afghane in missioni di combattimento. Un ufficiale Usa ha spiegato al Nyt che il Pentagono emetterà un ordine nelle prossime settimane dove sarà dettagliato il ruolo militare in Afghanistan che avrà un nuovo nome, “Operation Resolute Support”. Il presidente ha firmato l’ordine dopo un acceso dibattito all’interno dell’amministrazione. I militari volevano mantenere pressioni sui talebani e hanno esortato Obama ad ampliare la missione nel caso di minacce contro le truppe rilevate dall’intelligence. I collaboratori civili hanno invece messo in guardia sul rischio per altre vite di americani, sostenendo che il ruolo dei marines doveva essere limitato alla missione antiterrorismo contro al Qaeda. L’ordine di ampliare la missione dei militari Usa, secondo il quotidiano, è in parte dovuto al rapido avanzamento dei jihadisti dello Stato islamico in Iraq, la cui minaccia ha scatenato dure critiche contro Obama, accusato di aver ordinato il ritiro delle truppe Usa dal Paese prima che l’esercito iracheno fosse realmente preparato ad affrontare attacchi islamisti. A questo si aggiunge anche il fatto che il nuovo presidente afghano, Ashraf Ghani, è più aperto all’idea di una missione ampliata per i militari americani in Afghanistan rispetto al suo predecessore, Hamid Karzai. Lo scorso settembre, Ghani ha firmato un accordo che permetteva ai marines di rimanere nel Paese oltre al termine fissato del 2014. La Nato, che all’inizio dell’anno aveva 50mila truppe in Afghanistan, la maggior parte dagli Usa, sta piano piano ritirandole, affidando il controllo alle forze di sicurezza locali”.
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