STORIE DÌ VITA 6

STORIE DI (PRESUNTI) SALVATORI DEL PIANETA TERRA (MA SOPRATTUTTO DEI PROFITTI). Tra i tanti rituali che si ripetono, a livello internazionale, vi sono le riunioni dei Capi di Stato ed esperti sui cambiamenti climatici. La stampa per un certo tempo segue gli eventi, per un po’ di tempo tutti sembrano interessati alle sorti della Terra, i Capi di Stato stringono “accordi storici, per contrastare il grave problema dei cambiamenti climatici”, ma dopo i fatti di cronaca prendono il sopravvento e delle sorti del Pianeta Terra non se ne frega più nessuno. I “SALVATORI DEL PIANETI” ALL’OPERA. Anche quest’anno, in […]
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STORIE DI (PRESUNTI) SALVATORI DEL PIANETA TERRA (MA SOPRATTUTTO DEI PROFITTI).

Tra i tanti rituali che si ripetono, a livello internazionale, vi sono le riunioni dei Capi di Stato ed esperti sui cambiamenti climatici. La stampa per un certo tempo segue gli eventi, per un po’ di tempo tutti sembrano interessati alle sorti della Terra, i Capi di Stato stringono “accordi storici, per contrastare il grave problema dei cambiamenti climatici”, ma dopo i fatti di cronaca prendono il sopravvento e delle sorti del Pianeta Terra non se ne frega più nessuno.

I “SALVATORI DEL PIANETI” ALL’OPERA.

Anche quest’anno, in Ottobre a Roma, sotto il patrocinio dell’ENEA, si è svolta la periodica“Conferenza sui cambiamenti climatici”, quasi in contemporanea con i gravi sconvolgimenti meteorologici che hanno interessato l’Italia settentrionale. Un segno premonitore? Questa volta la conferenza si è aperta con una notizia scientifica diffusa anche dai media: il livello dei “Gas Serra” non è stato mai così elevato sulla Terra negli ultimi tre milioni di anni! È a rischio il superamento del livello di guardia che potrebbe innescare processi incontrollabili e imprevedibili. Che cosa preoccupa i rappresentanti dei borghesi mondiali? Forse i milioni di profughi climatici dei prossimi decenni a venire? La distruzione della biodiversità e l’estinzione di tante specie viventi? Figuriamoci questi sono “danni collaterali”, ai vertici della borghesia mondiale interessa la possibile riduzione dei profitti dovuti ai cambiamenti climatici, come ha esplicitato Banc- Hi- Moon, il segretario generale dell’ONU. Anche al G-20 dell’Australia si è parlato dei cambiamenti climatici, i giornalisti hanno messo in risalto “lo storico accordo tra gli Stati Uniti e la Cina sulla riduzione dei gas serra”, i più grandi inquinatori si stanno convertendo all’ecologia, c’è da gridare al miracolo! Quante balle ci raccontano, questa gente è interessata solo all’eventuale riduzione del profitto, altro che storie!

MA VENGONO PRIMA I PROFITTI!

Passato questo periodo i Capi di Stato, burattini di lusso delle multinazionali, si liberano delle vesti di ecologisti, a corrente alternata, e si riprendono il ruolo per il quale sono profumatamente pagati: difendere gli interessi di chi regge i fili e gli permettono di fare la bella vita. A qualsiasi costo. Allora si mettono da parte i buoni propositi, le analisi scientifiche e si lavora sul campo per accaparrarsi le risorse primarie, compresi i combustibili fossili, alla faccia dei cambiamenti climatici! Costi quel che costi bisogna difendere i profitti presenti e futuri, per questo si scatenano le guerre per accaparrarsi i combustibili fossili, senza stare a pensare l’immenso impatto ambientale che queste provocano, si progettano e si attuano nuove estrazioni di piattaforme petrolifere in situazioni sempre più inquinanti, ma dopo alcuni anni gli stessi inquinatori si ritrovano per parlare di riduzione dei Gas Serra!

Nel frattempo gli organi informativi, e tutte le sovrastrutture che sostengono questo sistema socioeconomico, sono impegnati in una sporca campagna persuasiva e mistificante a sostegno di opere “Per migliorare l’utilizzo delle risorse energetiche”- e qui le balle veramente si sprecano- “Per far acquisire una maggiore autonomia energetica”. Così il nostro Premier Renzi, anche lui ecologista a corrente alternata, ha imposto, nel decreto sblocca Italia, che alcune opere diventino strategiche e potranno essere attuate anche senza il consenso della popolazione locale!  La TAV, le perforazioni petrolifere sulla terraferma e in mare, ma anche la TAP, cioè il metanodotto che deve attraversare l’adriatico per approdare in una delle spiagge più belle della Puglia, diventano priorità nazionale! Sulla TAP, in particolare, in Puglia si sta facendo una campagna martellante a sostegno dell’opera “Necessaria per una maggiore autonomia energetica”, come se si trattasse di gas italiano! E cosa dire del ricatto dell’Eni a Gela? Per continuare a mantenere in piedi la raffineria si vogliono imporre perforazioni petrolifere a tutto spiano, sia sulla terraferma sia in mare, mentre nella raffineria si dovrebbero lavorare i “Biocarburanti”, la più becera forma di dominio territoriale del terzo mondo! Il solito ricatto del pane in cambio della salute e dell’ambente!

IL MISTERO DELL’AUMENTO DELLA CO 2

È dal 1992 che si ripetono conferenze sul clima Serra, gli scienziati si strappano i capelli, non capiscono, o fingono di non capire, come mai nonostante la diminuzione dell’uso dei combusti fossili nei trasporti e nell’industria, nonostante le automobili siano sempre meno inquinanti, il livello della CO 2 e la temperatura media della Terra continuano inesorabilmente ad aumentare, come si vede dal grafico allegato.

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La cosa (apparentemente) stana e che se si sovrappongono le curve degli andamenti dei debiti pubblici della maggior parte dei paesi occidentali, vi è una sostanziale sovrapposizione, con questo grafico, un caso? In realtà i problemi economici e ambientali sono una conseguenza diretta di questa società in declino, dove il fine principale è sostenere il profitto. In verità la causa principale dell’incremento della CO2, come si vede anche dal grafico, che ha un’impennata nell’ultimo periodo, è la globalizzazione; in pratica si sta rendendo il Pianeta meno adatto all’uomo solo per permettere alle multinazionali di comprare i fattori produttivi dove meglio gli aggrada per ottenere il massimo profitto. Chi è a conoscenza, infine, che la maggiore attività umana responsabile dei Gas Serra è la produzione dei cibi che “pesa” più del 40%, PIU’ DELLE INDUSTRIE MANIFATTURIERE E DEI TRASPORTI MESSI INSIEME!  UN MEGA ALLEVAMENTO BOVINO AMERICANO INQUINA COME UNA CITTA’ DI CENTOMILA ABITANTI! Perché i potenti di cui sopra non mettono mai in discussione la moderna agricoltura se è il principale fattore inquinante?

COME STANNO VERAMENTE LE COSE.

Molti lettori che mi hanno seguito fin qui, probabilmente, avranno pensato “ma con tutte le fabbriche che stanno chiudendo, ci vieni a parlare di cambiamenti climatici”, ebbene i capricci del clima riguardano essenzialmente gli operai e i poveri cristi! I porconi possono sempre trovare dei posti sulla Terra dove si vive bene il popolo no. Quello che è avvenuto all’Italia settentrionale è solo un pallido assaggio di quello che ci potrebbe riservare il futuro, già ora nel mondo ci sono milioni di rifugiati climatici, molti immigrati che arrivano sulle nostre coste sono vittime, anche di carestie dovute a sconvolgimenti climatici. Bisogna prendere coscienza, però, che tutto ha una sola causa, il capitalismo che si basa sul profitto generato dal lavoro salariato. Le tecnologie per liberarsi dai combustibili fossili sono già disponibili, ma è la ricerca del profitto che ne impedisce l’utilizzo, perché il capitale non può liberare gli uomini dai bisogni primari. Allora è il profitto il vero freno dello sviluppo umano, ed è in nome di esso che si sta distruggendo il Pianeta.

PIERO DEMARCO

 

 

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