Resistere, lottare, resistere lottare………..

Caro Operai Contro, sono ormai quotidiani gli scontri a Milano contro gli sfratti. Il manganello è la risposta vera a chi occupa case vuote, come denunciavi con il titolo “La guerra di Milano”. Guerra agli affamatori. Occupiamo le case. Guerra ai padroni contro lo sfruttamento e i licenziamenti. Guerra alla società che ci porta in rovina. La guerra alla guerra è una necessità. Allego dal “Fatto quotidiano” lo scontro di ieri contro lo sgombero.   ” Per gli occupanti è stata una mattina movimentata finita nello stesso appartamento in cui sono entrati un mese fa: hanno scardinato la serratura […]
Condividi:

Caro Operai Contro,

sono ormai quotidiani gli scontri a Milano contro gli sfratti. Il manganello è la risposta vera a chi occupa case vuote, come denunciavi con il titolo “La guerra di Milano”.

Guerra agli affamatori. Occupiamo le case. Guerra ai padroni contro lo sfruttamento e i licenziamenti. Guerra alla società che ci porta in rovina. La guerra alla guerra è una necessità.

Allego dal “Fatto quotidiano” lo scontro di ieri contro lo sgombero.

 

” Per gli occupanti è stata una mattina movimentata finita nello stesso appartamento in cui sono entrati un mese fa: hanno scardinato la serratura appena sostituita. Al civico 7 di via Tracia si ripete la stessa scena filmata decine di volte negli ultimi mesi nei quartieri popolari di Milano: davanti al cancello gli agenti in tenuta antisommossa, di fronte a loro un centinaio di contestatori tra militanti dei centri sociali e comitati per la casa pronti a tutto per bloccare lo sgombero di una famiglia di romeni. Finisce come al solito con un lancio di oggetti (e anche manciate di polvere di calce), con spintoni per entrare nel palazzo e un «respingimento» della polizia per allontanare i manifestanti dal cordone di sicurezza. La replica, in tono più pacato, di quanto avvenuto ieri durante lo sgombero in via Degli Apuli.

Le proteste e lo sgombero in mattinata Stavolta, però, a vincere è la strada. L’appartamento liberato, infatti, è stato rioccupato appena gli agenti sono andati via dal quartiere. Ore di intervento da parte di Aler e forze dell’ordine (dalle 8 alle 11) vanificate in pochi minuti. Per la famiglia occupante (madre, padre e figli di 14 anni e due di 17) è stata una mattinata movimentata terminata nello stesso appartamento in cui sono entrati un mese fa. Come allora hanno scardinato la serratura che i tecnici Aler avevano appena sostituito e hanno ripreso possesso. «L’unica differenza è che gli operatori avevano già spaccato i sanitari, il frigorifero e alcuni mobili. Per rimettere a posto tutto abbiamo speso più di 1000 euro – ha detto la signora abusiva – e ora i soldi a noi chi li dà?». La famiglia può comunque contare su molti pacchi e oggetti personali che l’Aler non è riuscita a portar via perché i contestatori hanno forato le gomme del camioncino parcheggiato nel cortile.  ggi è stato presentato ufficialmente lo storico passaggio di consegne alla Metropolitana Milanese (MM), la società partecipata del Comune di Milano che dal primo dicembre avrà in gestione i 28mila alloggi popolari di patrimonio comunale, dei 73mila complessivi. «Cambia tutto il sistema – ha assicurato il presidente di Mm Davide Corritore durante la conferenza stampa di oggi – Ci saranno novità gestionali e controlli serrati» e soprattutto «un cambio nel rapporto con gli inquilini». Parola centrale della nuova gestione è `trasparenza´: «Parliamo di open data – ha spiegato Corritore – intendiamo lanciare un servizio di «datahousing», un servizio di informazione che renderà pubblici numeri e dati sulle case popolari, come il censimento sempre aggiornato del patrimonio e del suo stato e quello degli inquilini». Intanto, bisognerà completare la digitalizzazione dei 1.800 scatoloni di documenti della vecchia gestione dei privati e ottenere quelli di Aler. Per combattere le occupazioni abusive il dg Stefano Cetti ha annunciato una squadra di 15 persone e l’ausilio di vigilanza privata e in seguito con la videosorveglianza «nei quartieri più a rischio».

Proseguono, nel frattempo, anche le indagini sulla vicenda della donna romena di 37 anni che ha raccontato di aver abortito in conseguenza in una manganellata ricevuta dalle forze dell’ordine nei disordini nei giorni scorsi in zona Corvetto. È stata eseguita l’autopsia sul feto e gli accertamenti eseguiti dal medico legale Andrea Gentilomo rientrano nel fascicolo d’inchiesta aperto dal pm Gianluca Prisco e dal procuratore aggiunto Maurizio Romanelli per il reato di lesioni colpose a carico di ignoti.

Intanto, mentre il sindaco Giuliano Pisapia dice di «non condividere» la proposta delle Regione di cambiare i criteri di assegnazione delle case popolari, il ministro degli Interni Angelino Alfano ai microfoni di RTL 102.5 ha fatto sapere: «saremo duri e inflessibili e sgombereremo gli immobili abusivamente occupati». «Lo abbiamo fatto con alcuni centri sociali, lo abbiamo fatto in alcune periferie, lo abbiamo rifatto ieri a Lorenteggio, a Corvetto l’altro giorno ,e anche in condomini in cui vi erano tante persone in situazioni di difficoltà perché le case non si occupano. Però al tempo stesso – ha proseguito – è indispensabile che i sindaci facciano il loro lavoro. Perché non è che il ministro dell’Interno può fare il badante dell’anziano che viene buttato fuori o organizzare la nursery per il bambino che viene sgomberato, quello è compito dei sindaci».

 

Condividi:

Comments Closed

Comments are closed. You will not be able to post a comment in this post.