Spettabile Redazione,
la cronaca giudiziaria di “Mafia Capitale” a Roma, degnamente fiancheggiata dalle cupole mafiose dell’Expo e del Mose che fanno capo rispettivamente a Milano e Venezia, formano un tridente dominato dalla delinquenza politica.
Matteo Renzi ignora tutto questo e al raduno dei giovani democratici a Roma, dichiara: “Non lasceremo Roma in mano ai ladri”. Renzi parla come si trattasse di ladri di polli, e non di un sistema in cui la stessa delinquenza e corruzione della politica bipartisan, sono e rappresentano la corruzione e la delinquenza al potere. Con ruoli di primo piano fino ad occupare i massimi ruoli delle istituzioni e della cupola. A Renzi non manca il coraggio di spararle grosse, in questo non è secondo ai suoi predecessori a capo del governo. Ecco un esempio dal suo campionario: “Non lasceremo Roma in mano ai ladri. La capitale è troppo bella per lasciarla in mano a della gentaccia. Camminate a testa alta perché questo è il tempo della giustizia”.
La criminalità politica al potere è la giustizia che intende Renzi.
Saluti da un affezionato lettore.
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