Redazione,
avete ragione le bische dei padroni vanno male
La terza guerra mondiale avanza
Ancora una volta è una guerra del petrolio
vi invio una cronaca
Un lettore
ANSA
Avvio nervoso per le borse europee che falliscono il rimbalzo e oscillano attorno alla parità mentre il petrolio continua a scendere e restano le preoccupazioni sulla Grecia. A Londra il brent aggiorna i minimi dal 2009 perdendo l’1,79% a 52,16 dollari al barile mentre il Wti cede l’1,58% a 49,25 dollari. Milano cede lo 0,5% appesantita dall’Eni (-1,2%). In rosso anche Madrid (-0,50%), Parigi (-0,14%) e Londra (-0,14%) mentre Francoforte azzera i rialzi dell’apertura.
Secondo Moody’s, l’industria petrolifera sta entrando in un 2015 “difficile” a causa del crollo del greggio. Se nel 2015 il petrolio resterà attorno ai 55 dollari al barile il calo dei ricavi “colpirà l’utile dei gruppi produttori, riducendo i flussi di cassa da reinvestire”, con un impatto a catena sulle aziende di servizi petroliferi.
E si estende alle borse asiatiche l’ondata ribassista generata dall’inarrestabile crollo del prezzo del petrolio e dalle tensioni sulla Grecia. Dopo i tonfi dei listini europei e la seduta difficile di Wall Street, Tokyo ha ceduto il 3,02%, Taiwan il 2,43%, Seul l’1,74% e Sydney l’1,57%. Hong Kong e Mumbai, ancora in contrattazione, perdono l’1,25% e il 2,15% mentre limita i danni Shanghai
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