Redazione,
il padrone della Natuzzi, con la complicità dei sindacalisti e dei politici fa quello che vuole
Sono anni che periodicamente ci mette in cassa. Il padrone risparmia e noi ci rimettiamo il salario.
Oltre 1500 operai sono in cassa e dichiarati operai in esubero : da licenziare
«Ridurre gli esuberi strutturali dai 1506 dipendenti, definiti in data 10 ottobre 2013, a 623, che rimarrebbero in cassa integrazione a zero ore grazie al trasferimento all’interno del perimetro industriale italiano di Natuzzi, alle condizioni di costo di trasformazione previste dal business plan, di una parte importante di sedute della linea Natuzzi Editions, realizzate attualmente negli stabilimenti esteri del gruppo». È questa l’«intenzione» prospettata ieri dalla Natuzzi nel primo dei due incontri in corso di svolgimento (oggi il secondo) nella sede di Confindustria Bari fra i sindacati nazionali e provinciali e la dirigenza dell’azienda di Santeramo in Colle.
«Ridurre gli esuberi strutturali dai 1506 dipendenti, definiti in data 10 ottobre 2013, a 623, che rimarrebbero in cassa integrazione a zero ore grazie al trasferimento all’interno del perimetro industriale italiano di Natuzzi, alle condizioni di costo di trasformazione previste dal business plan, di una parte importante di sedute della linea Natuzzi Editions, realizzate attualmente negli stabilimenti esteri del gruppo». È questa l’«intenzione» prospettata ieri dalla Natuzzi nel primo dei due incontri in corso di svolgimento (oggi il secondo) nella sede di Confindustria Bari fra i sindacati nazionali e provinciali e la dirigenza dell’azienda di Santeramo in Colle.
Natuzzi diminuisce i nostri salari, innalza la produttiva con l’accordo dei sindacati
Il progetto: completare «l’estensione della Lean-Enterprise in tutti gli stabilimenti italiani per massimizzare il valore della catena produttiva, riducendo al minimo gli sprechi, grazie all’innovazione dei processi e dei prodotti».In questo contesto si cala l’«intenzione» di ridurre gli esuberi: il nuovo organico – si legge nella nota – sarebbe così composto «da 1711 dipendenti (dagli attuali 2334), per i quali (operai e impiegati) l’evoluzione dell’accordo prevederebbe, come dichiarato dal ministero dello Sviluppo economico, l’applicazione del contratto di solidarietà».
Si parla, in particolare, di un taglio del 10 per cento dei salari.
Nello specifico – precisa Natuzzi – «le parti sono impegnate a confrontarsi nel raggiungere i seguenti obiettivi: recupero produttività e sensibile riduzione del costo del lavoro»
Un operaio Natuzzi
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