Archive for Gennaio 27th, 2015

  • Redazione di Operai contro, tutti fanno i professori, tutti tentano di salire sul carro del vincitore, alcuni parlano da reduci della rivoluzione. Tutte cazzate Quali erano le promesse di Syriza?   Per realizzare il suo programma Syriza ha bisogno del sostegno armato degli operai Vedremo Un operaio greco 1

    LA GRECIA DOPO LE ELEZIONI

    Redazione di Operai contro, tutti fanno i professori, tutti tentano di salire sul carro del vincitore, alcuni parlano da reduci della rivoluzione. Tutte cazzate Quali erano le promesse di Syriza?   Per realizzare il suo programma Syriza ha bisogno del sostegno armato degli operai Vedremo Un operaio greco

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  • http://espresso.repubblica.it/ “Je Suis Tsipras!”. Si potrebbe sintetizzare in questo modo il coro che si è sollevato dal mondo politico italiano dopo la vittoria della sinistra in Grecia. Un coro quasi unanime, bipartisan. Tutti sul carro di Alexis a gridare “Basta austerità, abbasso la Troika!” e rivendicare almeno una fettina del trionfo di Syriza, che tutto fa consenso. Un grande classico che si ripete ad ogni sconquasso politico globale, in particolar modo se il vincitore è giovane, carismatico ed agguerrito contro l’establishment più odiato del momento. Pazienza se i valori fondanti del tuo partito d’appartenenza si collochino all’esatto opposto di […] 0

    “Je Suis Tsipras!”

    http://espresso.repubblica.it/ “Je Suis Tsipras!”. Si potrebbe sintetizzare in questo modo il coro che si è sollevato dal mondo politico italiano dopo la vittoria della sinistra in Grecia. Un coro quasi unanime, bipartisan. Tutti sul carro di Alexis a gridare “Basta austerità, abbasso la Troika!” e rivendicare almeno una fettina del trionfo di Syriza, che tutto fa consenso. Un grande classico che si ripete ad ogni sconquasso politico globale, in particolar modo se il vincitore è giovane, carismatico ed agguerrito contro l’establishment più odiato del momento. Pazienza se i valori fondanti del tuo partito d’appartenenza si collochino all’esatto opposto di […]

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  • 7 gennaio 1945 – 27 gennaio 2015: Giorno della Memoria, per non dimenticare. Per non dimenticare il tentativo di sterminare il popolo ebraico operato dalla borghesia tedesca con la complicità della borghesia italiana e il silenzio delle altre borghesie occidentali. Milioni di ebrei furono massacrati. La guerra mondiale e lo sterminio degli ebrei furono gli strumenti con cui il capitalismo e le borghesie di tutto il mondo affrontarono la crisi economica. Il 27 gennaio del 1945 le truppe sovietiche dell’Armata Rossa entrarono ad Auschwitz. E videro. Videro donne e uomini ‘senza capelli e senza nome’. Li videro, fermi, ‘senza […] 0

    IL GIORNO DELLA MEMORIA

    7 gennaio 1945 – 27 gennaio 2015: Giorno della Memoria, per non dimenticare. Per non dimenticare il tentativo di sterminare il popolo ebraico operato dalla borghesia tedesca con la complicità della borghesia italiana e il silenzio delle altre borghesie occidentali. Milioni di ebrei furono massacrati. La guerra mondiale e lo sterminio degli ebrei furono gli strumenti con cui il capitalismo e le borghesie di tutto il mondo affrontarono la crisi economica. Il 27 gennaio del 1945 le truppe sovietiche dell’Armata Rossa entrarono ad Auschwitz. E videro. Videro donne e uomini ‘senza capelli e senza nome’. Li videro, fermi, ‘senza […]

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  • Redazione di operai contro, la Puglia sta diventando un deserto Chiudono le fabbriche, chiudono i grandi supermercati Dopo quella di Auchan, un’altra vertenza affligge il mondo della grande distribuzione in Puglia: quella del Mercatone Uno. In Puglia sono 280 i lavoratori interessati, distribuiti tra sette punti vendita nelle province di Bari, Brindisi e Lecce. Dopo tre anni di contratto di solidarietà arriveranno i licenziamenti.  Un lavoratore Mercatone Uno i 0

    PUGLIA, IL DESERTO

    Redazione di operai contro, la Puglia sta diventando un deserto Chiudono le fabbriche, chiudono i grandi supermercati Dopo quella di Auchan, un’altra vertenza affligge il mondo della grande distribuzione in Puglia: quella del Mercatone Uno. In Puglia sono 280 i lavoratori interessati, distribuiti tra sette punti vendita nelle province di Bari, Brindisi e Lecce. Dopo tre anni di contratto di solidarietà arriveranno i licenziamenti.  Un lavoratore Mercatone Uno i

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  • Redazione di Operai Contro, I piccolo-borghesi che giocano alla rivoluzione non vogliono fare la rivoluzione. Non la volevano fare i menscevichi, che pensavano di cacciare lo zar e costruire il socialismo con graduali riforme. Non la volevano fare Togliatti e il Pci, che teorizzavano la “via italiana al socialismo” e le riforme strutturali. Non la volevano fare Allende e l’Unidad Popular, che teorizzavano la “via cilena al socialismo” e le nazionalizzazioni delle miniere di rame. Non la vogliono fare Alexis Tsipras e Syriza, che teorizzano una battaglia epocale contro l’Ue elemosinando la riduzione del rigore.   Ogni epoca storica […] 0

    FIDUCIA A TSIPRAS? MA SIAMO NATI IERI?

    Redazione di Operai Contro, I piccolo-borghesi che giocano alla rivoluzione non vogliono fare la rivoluzione. Non la volevano fare i menscevichi, che pensavano di cacciare lo zar e costruire il socialismo con graduali riforme. Non la volevano fare Togliatti e il Pci, che teorizzavano la “via italiana al socialismo” e le riforme strutturali. Non la volevano fare Allende e l’Unidad Popular, che teorizzavano la “via cilena al socialismo” e le nazionalizzazioni delle miniere di rame. Non la vogliono fare Alexis Tsipras e Syriza, che teorizzano una battaglia epocale contro l’Ue elemosinando la riduzione del rigore.   Ogni epoca storica […]

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  • Redazione di Operai Contro, 197 licenziati, di cui 150 operai, dal prossimo 10 aprile. L’Ansaldo chiude lo stabilimento di Gioia del Colle e mette sulla strada tutti i dipendenti. La ragione? Altrove i margini di sfruttamento possibili sono più alti che in Italia. Dice l’Ansaldo: a Gioia del Colle un operaio “costa” 38 euro all’ora, invece in Romania, per esempio, appena 10 euro. L’intenzione dell’Ansaldo di delocalizzare è emersa nel corso della conferenza stampa organizzata dai sindacati in fabbrica. I sindacati sapevano quello che l’Ansaldo aveva deciso e organizzato da tempo. Avevano taciuto, corresponsabili dei programmi dei padroni. Oggi, […] 2

    OPERAI ANSALDO: BUTTATI IN STRADA? SI COMINCIA A LOTTARE IN STRADA!

    Redazione di Operai Contro, 197 licenziati, di cui 150 operai, dal prossimo 10 aprile. L’Ansaldo chiude lo stabilimento di Gioia del Colle e mette sulla strada tutti i dipendenti. La ragione? Altrove i margini di sfruttamento possibili sono più alti che in Italia. Dice l’Ansaldo: a Gioia del Colle un operaio “costa” 38 euro all’ora, invece in Romania, per esempio, appena 10 euro. L’intenzione dell’Ansaldo di delocalizzare è emersa nel corso della conferenza stampa organizzata dai sindacati in fabbrica. I sindacati sapevano quello che l’Ansaldo aveva deciso e organizzato da tempo. Avevano taciuto, corresponsabili dei programmi dei padroni. Oggi, […]

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