dal Fatto
L’accordo per il cessate il fuoco non ferma i bombardamenti. Lo stop alle ostilità su cui Mosca, Kiev, Berlino e Parigi hanno trovato l’intesa giovedì a Minsk entrerà in vigore sabato 15 febbraio a mezzanotte e intanto nell’est dell’Ucraina si continua a morire. Nuovi bombardamenti sono stati segnalati nelle città di Donetsk e Lugansk. Da parte sua, l’Ue ha già avvertito la Russia di nuove sanzioni se l’accordo non venisse rispettato. Decine le vittime segnalate nelle ultime 24 ore.
Un portavoce dell’esercito di Kiev, il portavoce dello Stato maggiore delle truppe governative, Vladislav Selezniov, ha riferito che 8 soldati ucraini sono morti e 34 sono rimasti feriti nelle ultime 24 ore in combattimenti con i separatisti filorussi nell’est del Paese.
Sull’altro fronte, il portavoce del ministero della Difesa dei ribelli locali, Eduard Basurin ha raccontato all’agenzia Interfax che almeno 10 civili, tra cui tre bambini, sono morti nei bombardamenti che si sono abbattuti sui territori occupati dai separatisti dell’autoproclamata repubblica popolare di Donetsk nelle ultime 24 ore. Basurin ha precisato che un bimbo di un anno e due bimbe di sei e 12 anni “sono stati uccisi ieri a Gorlivka quando la loro casa è finita sotto il fuoco dell’artiglieria”. I civili feriti sono 15. Lo stesso Basurin ha raccontato di 42 soldati ucraini uccisinella notte e di altri 30 rimasti feriti.
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