Redazione di Operai Contro,
corteo dei No Tav a Torino per protesta contro la Torino-Lione all’indomani dell’approvazione, da parte del Cipe, del progetto definitivo, e a tre giorni dal summit di Parigi dove Italia e Francia firmeranno il protocollo addizionale all’accordo firmato nel 2012.
In migliaia hanno sfilato sotto la pioggia nel centro cittadino nel corteo aperto dai sindaci della Valle di Susa in fascia tricolore, con destinazione piazza Castello: lì i sindaci hanno approvato una delibera per chiedere di spostare su altre voci i fondi per la Torino-Lione. Nel frattempo il gruppo di hacker Anonymous ha “partecipato” a modo suo al corteo, oscurando il sito internet del tribunale di Torino, quello del ministero dello Sviluppo economico e quello del senatore del Pd Stefano Esposito, noto per la sua battaglia a favore della Torino-Lione ad alta velocità.
In via Cernaia, è partito un lancio di uova contro la facciata della caserma dei carabinieri. Slogan contro l’alta velocità sono stati scanditi dai manifestanti: “Magistrati e giornalisti, siete voi i terroristi” hanno gridato alcuni riferendosi alle accuse di terrorismo contestate ad alcuni attivisti. In piazza anche un trenino con le sagome dei pm Andrea Padalino e Antonio Rinaudo, che si occupano delle inchieste legate alla contestazione violenta al Tav, e il cartello “No Tav pericolosi terroristi? Ma non fateci ridere”.
La delibera del Cipe “sarà poi inviata a tutti i Comuni italiani – spiega il sindaco di Susa, Sandro Plano – Si tratta di un documento, chiamato ‘Salviamo il territorio’, che vogliamo proporre a tutti i Comuni che pensano che i soldi per la Tav potrebbero essere spesi meglio per i cittadini, per le scuole, per combattere il dissesto idrogeologico e per evitare i tagli alla sanità”. In piazza anche il leader dei No Tav, Alberto Perino, che lamenta l’assenza a suo dire forzata di una parte dei manifestanti: “Non è giusto, è una vigliaccata – dice – Hanno fermato un treno a Novara con la scusa che qualcuno non aveva pagato il biglietto. Hanno bloccato i sostenitori che arrivavano da Milano e Brescia. Questa marcia è la miglior risposta alla magistratura che pensa di fermarci. Noi non siamo solo ottimisti, come chiede Renzi. Noi siamo sicuri: il Tav non si farà. E noi resistiamo: il cantiere è sempre in Val Clarea ed è lì che bisogna andare”
Un manifestante
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