I licenziamenti collettivi del Jobs Act

Caro Operai Contro, nel giro di 4 mesi l’azienda può licenziare da un minimo di 5 dipendenti, ad un massimo indefinito. Dal momento del loro licenziamento, i dipendenti non avranno più gli stessi diritti. Quelli assunti col vecchio contratto a tempo indeterminato, avranno un trattamento diverso dei nuovi assunti col Jobs Act “a tutele crescenti”, (sic). Per i primi, se il giudice riterrà illegittimo il licenziamento, ordinerà il reintegro al posto di lavoro. Per i secondi, disporrà un miserabile indennizzo economico. L’illegittimità potrebbe consistere anche nel mancato rispetto dei criteri di scelta nei licenziamenti collettivi (carichi familiari, disabili ecc.). […]
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Caro Operai Contro,

nel giro di 4 mesi l’azienda può licenziare da un minimo di 5 dipendenti, ad un massimo indefinito. Dal momento del loro licenziamento, i dipendenti non avranno più gli stessi diritti. Quelli assunti col vecchio contratto a tempo indeterminato, avranno un trattamento diverso dei nuovi assunti col Jobs Act “a tutele crescenti”, (sic).

Per i primi, se il giudice riterrà illegittimo il licenziamento, ordinerà il reintegro al posto di lavoro. Per i secondi, disporrà un miserabile indennizzo economico. L’illegittimità potrebbe consistere anche nel mancato rispetto dei criteri di scelta nei licenziamenti collettivi (carichi familiari, disabili ecc.). Quindi i nuovi assunti “a tutele crescenti”, anche in caso di comprovata illegittimità del licenziamento, non entreranno comunque più in fabbrica, a meno che non si dimostri che il licenziamento è discriminatorio, cosa che trattandosi di licenziamenti collettivi, è come cercare un ago nel pagliaio.

Grazie Renzi e vaffanculo.

Saluti Oxervator

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