Redazione di OperaiContro,
Oltre 500 operai e solidali hanno partecipato sabato pomeriggio a Ferrara alla mobilitazione promossa dal S.I.COBAS a sostegno della lotta dei 14 licenziati politici della MIRROR LEVIGATURE di Sant’Agostino.
Da settembre 2014 è cominciata la battaglia contro il committente, che il giorno 5 rescindeva con effetto immediato l’appalto alla cooperativa LK senza il preavviso previsto dal CCNL applicato. Tre giorni dopo presso il Comune di Sant’Agostino l’azienda si impegnava a riassumere entro fine mese tutti i 14 esclusi entro la fine del mese; una settimana prima, giungeva al sindacato comunicazione che gli impegni sottoscritti e firmati sarebbero stati disattesi.
I successivi tavoli in Prefettura ed in Provincia, ottenuti solo a seguito di scioperi a più riprese, non sono serviti a nulla. A ciò si aggiunga il sostegno arrivato dalle associazioni padronali pronte a schierare, oltre ai soliti mazzieri in divisa, l’ulteriore braccio armato politico di lega nord e forza nuova, giunti sino davanti ai cancelli di Via del Fantino guidati dal sindaco parafascista di Bondeno e consigliere regionale Alan Fabbri, il quale promette denunce ed azioni legali per l’espulsione dei 14 operai migranti.
È evidente come il padronato del ferrarese faccia quadrato intorno a MIRROR per evitare il radicamento del S.I.COBAS sul territorio.
La repressione borghese si fa via via sempre più minacciosa ovunque, mossa anche attraverso i sindacati corporativi: poche settimane fa il delegato S.I.COBAS della RIHAG di Siziano, in provincia di Pavia, è stato brutalmente aggredito e malmenato dai “soliti ignoti” dopo avere portato il sindacato nell’impianto ed avere promosso uno sciopero per il riconoscimento del CCNL nazionale della logistica, superando il CCNL di settore sottoscritto dall’UGL con i propri accoliti padronali.
La scorsa settimana, durante uno sciopero contro la ditta metalmeccanica CBM-BMC e la cooperativa appaltante CARPIGIANA SERVICE di Modena, un operaio che si era momentaneamente allontanato dal picchetto è stato inseguito da una delle volanti della polizia fin sulla pista ciclabile, poi immobilizzato ed aggredito con spray urticante in volto. Le sue urla che hanno richiamato immediatamente tutti sul posto, oltre ad un paio di testimoni dell’avvenuto, hanno forse evitato conseguenze ben peggiori…
Alla ferocia ed alla repressione borghese, rispondiamo compatti rinforzando e rilanciando la lotta, senza fare un solo passo indietro. Ai capricci mediatici ed ai facili slogan sappiamo già come rispondere.
Citando il Compagno Enzo: a nemico sociale, esercito sociale: impariamo a fare la guerra giorno dopo giorno.
m.l.
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