Sata di Melfi, gruppo fca, corrispondenza di un operaio della fiat alla catena di montaggio. Lo sfruttamento intensivo della forza lavoro operaia non ha limiti, tripli turni continuati, malattie professionali dovute ai ritmi e alle posture ripetitive e permanenti con pause ridotte all’osso, tutto per un salario da fame che renda a Marchionne e soci il massimo profitto possibile, questa e la visione di modernità dispensata da marchionne: spremere gli operai sino al midollo per garantirsi milioni di euro a palate.
“Ho fatto il turno di notte e durante il turno di lavoro un giovane operaio di una ditta esterna si tocca di frequente la spalla, la cosa mi incuriosisce e gli chiedo il perché di quel gesto ripetuto.
Mi dice che con quel turno era il terzo consecutivo che svolgeva. Cioè ha lavorato sul primo, sul secondo e sul terzo turno consecutivamente.
Dalle ore 6.00 del 5 Marzo alle ore 6.00 del 6 Marzo 2015 è rimasto in fabbrica.
Gli ho chiesto quanto corrispondeva la paga, mi ha detto che prende 50 euro a turno, a prescindere dai turni.
Che sia il primo, il secondo o la notte, la paga è sempre uguale non c’è un minimo di differenza. “Per prendere 150 euro ha dovuto lavorare 24 ore consecutive, tre giorni di lavoro. “
Mi sono detto: qui nell’area industriale di S. Nicola di Melfi dove la Fiat sta spadroneggiando si sta studiando, sperimentando sulla pelle degli operai (quelli precari e interinali maggiormente), come poterci sfruttare di più.
Questo succede con la complicità dei sindacati collaborazionisti che firmano accordi che peggiorano ulteriormente le nostre condizioni operaie mentre contrattano posti simili a quelli su descritti! Questo succede mentre gli ispettori del lavoro dormono!
Questo succede mentre i padroni fanno quello che vogliono, si arricchiscono e fanno la bella vita sfruttando sempre di più la nostra pelle!!
Non è forse arrivata l’ora di organizzarci fra noi operai per farla finita con questo sfruttamento senza fine? “
un operaio della fiat sata di Melfi
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