Redazione di operai Contro,
Il debito delle amministrazioni pubbliche è aumentato in gennaio di 31 miliardi, a 2.165,9 miliardi – molto vicino al suo massimo storico (2.167,7 miliardi registrato nel luglio del 2014). Lo rileva Bankitalia.
L’incremento è dovuto all’aumento (36,3 miliardi) delle disponibilità liquide del Tesoro, pari a fine gennaio a 82,6 miliardi (46,3 a dicembre del 2014), solo in parte compensato dall’avanzo di cassa delle Amministrazioni pubbliche (4,6 miliardi) e dall’effetto complessivo dell’emissione di titoli sopra la pari, del deprezzamento dell’euro e degli effetti della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione (0,7 miliardi).
Secondo le ultime stime della Commissione europea, il debito pubblico italiano nel 2014 è stato pari al 131,9% del Pil e raggiungerà un picco del 133% nel 2015 prima di tornare a scendere a partire dal 2016.
Anche in Spagna, dove pure la crescita del Pil è in questa fase superiore a quella dell’Italia, il debito pubblico è salito al 97,7% del prodotto interno lordo alla fine del 2014 e si avvia a superare la simbolica soglia del 100% nel 2015. Il rapporto debito/pil in Spagna era al 96,8% nel terzo trimestre del 2014; nel 2007, prima della crisi e del salvataggio alle banche, era al 36,3% del Pil.
Per diminuire il debito pubblico governi e padroni hanno tagliato tutto fuorché le spese per i parassiti della politica e i contributi ai padroni.
Licenziamenti, cassa integrazione,taglio dei salari e delle pensioni, tagli alla sanità, tagli, tagli.
L’ignorante Padoan ci invita ad avere fiducia, fiducia nei padroni e nei parassiti della politica
Un lettore
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