Redazione,
Da questa mattina all’alba decine di operaie ed operai più solidali provenienti dalle province di Bologna, Modena e Reggio Emilia hanno rilanciato una nuova giornata di sciopero presso la MIRROR LEVIGATURE di Sant’Agostino, Ferrara. Intorno alle 9.30 il presidio davanti ai cancelli dell’azienda di Via del Fantino si è trasformato in picchetto con l’arrivo del primo camion in entrata, il quale ha desistito velocemente innescando il solito fervorino legalitario delle forze dell‘ordine. Talmente hanno insistito che, insieme a due giornalisti con noi al seguito per tutta la giornata, abbiamo lasciato l’ingresso della MIRROR partendo in corteo verso la vicina CERAMICHE SANT’AGOSTINO.
L’impresa, già chiamata in causa nei precedenti scioperi nonchè alla manifestazione a Ferrara dello scorso 7 marzo, è infatti la principale cliente di MIRROR; nonostante i numerosi solleciti non ha mai però preso direttamente posizione affidandosi solo ai proclami ostili di UNINDUSTRIA. Le forze dell’ordine non hanno potuto fare altro che seguire alla coda il corteo, portando con sè tre camionette di celere più un plotone di carabinieri, ponendosi poi frontalmente ai manifestanti nel grande piazzale antistante. Al blocco del primo camion in uscita, con decine di operai ad esso opposti al fine di impedirne ogni spostamento, lo schieramento è diventato militare, con conseguenti spintoni e scudate.
Due operai si sono infilati sotto il camion, tra le ruote, per forzare ulteriormente il blocco del mezzo,emulati in seguito da altri. Una decina tra manifestanti e solidali sono stati posti in stato di fermo sul posto, in seguito tre di loro saranno caricati sulle volanti e portati in Questura.
Solo a seguito della rassicurazione certa e confermata dai diretti interessati del rilascio è terminato il blocco, al grido di “TORNEREMO” scandito forte e chiaro.
All’ostilità di MIRROR, all’indifferenza omertosa di CERAMICHE SANT’AGOSTINO, allo schieramento a difesa del capitale e della proprietà delle forze dell’ordine, ancora una volta operaie ed operai S.I.COBAS sostenuti da solidali di C.U.A. Bologna e Laboratorio Crash, rispondono con l’arma dello SCIOPERO per la riconquista del posto di lavoro perso da 14 di loro.
Di “diritti” ne abbiamo visti e sentiti abbastanza. Ora vogliamo il Rovescio.
Saluti operai da Ferrara
In ossequio ed osservanza di quanto esposto anche a seguito dello sciopero di oggi del S.I.COBAS presso MIRROR e CERAMICHE SANT’AGOSTINO, il questore di Ferrara Antonio Sbordone ha emesso tre fogli di via per i tre operai posti in stato di fermo e trattenuti in centrale per tutto il pomeriggio. Al netto delle ciance, si realizza anche qui l’inevitabile intreccio tra la struttura economica, la quale la fa da sovrana, e la sovrastruttura, nella fattispecie l’apparato adibito a controllo e repressione, soggetto passivo, dipendente e preordinato ma dotato di autonoma capacità di intervento. Siamo all’ABC dell’analisi marxista, in seguito ripresa anche da Gramsci nei suoi “Quaderni dal carcere”