Redazione di operai contro,
dopo sei anni l’Aquila è ancora a terra.
I 309 morti sono colpa del Sig Terremoto
Assolti da una solerte magistratura, esperti, politici e amministratori
Dopo il puttaniere Berlusconi ora arriva il compare: il gangster Renzi.
«L’Aquila, sei anni dopo. Innanzitutto un pensiero alle 309 vittime, alla loro memoria, ai loro cari. Il compito della Politica però non è solo la giusta e dovuta commemorazione ma dare risposte a lungo attese». Così Matteo Renzi, su Facebook, per il quale «dopo troppe promesse, siamo finalmente passati all’azione. I soldi adesso ci sono». Il premier ha assicurato di fare tutto ciò che è possibile perché l’Aquila torni a vivere. Dopo «troppe promesse» ha scritto Renzi – «siamo finalmente passati all’azione. I soldi adesso ci sono: spenderli bene è un dovere in memoria di chi è morto, ma anche come segno di rispetto per i sopravvissuti che vogliono ancora credere nella cosa pubblica».
Renzi promette miliardi, ma nel 2015 non è arrivato un euro
Un Aquilano
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