Redazione di Operai Contro,
Sui giornali non ne parlano nemmeno nelle pagine locali, c’è spazio solo per il salone del mobile per l’Expo e per i funerali di stato. Che la categoria di uno dei settori più importanti del paese quale è il turismo non ha ancora un nuovo contratto trascorsi 2 anni dalla sua scadenza ed ha scioperato non fa notizia, oppure è meglio non parlarne per non rovinare l’inaugurazione del grande Expo2015.
Si è tenuto oggi uno sciopero perchè con l’inizio del Expo a coloro che saranno impiegati nell’evento così come ai dipendenti dell’ ATM non sarà consentito lo sciopero. Il mancato rinnovo del contratto nazionale non comporta solo un salario fermo da 24 mesi, che già allora era uno dei più bassi di tutti, le problematiche di un settore dove il cambio di appalto e il ricollocamento dei lavoratori è all’ordine del giorno sono molte e più rilevanti.
Con l’entrata in vigore del Job act in caso di cambio appalto e ricollocazione dei lavoratori presso una nuova azienda i lavoratori potrebbero perdere i loro scatti di anzianità e vedranno la cancellazione dell’articolo 18. Come tutela contro i licenziamenti ci sarebbe solo il pagamento di 24 mensilità al lavoratore licenziato, ma per avere questa tutela è necessaria un’anzianità di servizio di 12 anni perchè si possono avere un minimo di 4 mensilità oppure 2 mensilità per ogni anno di servizio. Per quanto riguarda quest’ultimo aspetto il problema è: “l’anzianità di servizio si azzererà in caso di cambio appalto o meno?”. Per capire ciò faranno giurisprudenza le sentenze dei giudici; qualora dovesse avvenire un azzeramento dopo il cambio di appalto, il licenziamento sarà estremamente facile perchè comporterà il pagamento di sole 4 mensilità. Davanti a questa situazione in questo settore nel giro di 5 anni e forse meno saranno cancellati quasi tutti i contratti vigenti e verrà di fatto quasi resa impossibile qualsiasi attività sindacale. Siamo già certi che se ci sarà un cambio appalto ai lavoratori sarà strategicamente consentito solamente la via dell’ assorbimento presso la società entrante perchè in tal modo le aziende raggiungeranno insieme l’obiettivo di rendere i lavoratori del settore più ricattabili.
Con lo sciopero di oggi i lavoratori del settore chiedono il rinnovo di un contratto con aumenti del salario e conservazioni dei diritti acquisiti con anni di lotte.
I bancari hanno ottenuto da poco un contratto che, prevedendo ingenti ristrutturazioni del settore, oltre a comportare un aumento esiguo paria a 85€ in tre anni prevede anche il mantenimento dei diritti del vecchio contratto anche in caso di ricollocazione presso un istituto differente da quello di provenienza. Noi vogliamo quanto meno lo stesso trattamento e ai sindacati questo è quello che richiediamo.
Oggi come sempre si sono alternati sul palco alla fine del corteo i soliti imbonitori capaci solo a descrivere le situazioni di disagio che noi già bene conosciamo lavorando ogni giorno! Poi si sono susseguiti i soliti logori proclami. Adesso alle parole devono seguire i fatti!
Un cuoco
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