No Expo», assalti alle vetrine di banche e negozi e della famigerata Manpower

Redazione di Operai Contro, Ogni minuti i pappagalli di tutte le TV ricordano che domani inizia L’Expo contro la fame per il cibo sostenibile. Ci sarebbe da piangere i pappagalli delle TV e i leccaculi dei giornali celebrano L’Expo, mentre in tutto il mondo aumenta fame e miseria Devo dire che meno male che ci sono migliaia di giovani che protestano contro lo schiaffo alla popolazione che padroni e politici infliggono alla popolazione Spero di non aver commesso nessun reato affermando che sono dalla parte di coloro che manifestano. Sono un giovane a cui Manpower ha procurato due settimane […]
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Redazione di Operai Contro,

Ogni minuti i pappagalli di tutte le TV ricordano che domani inizia L’Expo contro la fame per il cibo sostenibile.

Ci sarebbe da piangere i pappagalli delle TV e i leccaculi dei giornali celebrano L’Expo, mentre in tutto il mondo aumenta fame e miseria

Devo dire che meno male che ci sono migliaia di giovani che protestano contro lo schiaffo alla popolazione che padroni e politici infliggono alla popolazione

Spero di non aver commesso nessun reato affermando che sono dalla parte di coloro che manifestano.

Sono un giovane a cui Manpower ha procurato due settimane di lavoro a 4 euro l’ora.

Manpower è un’organizzazione  al servizio dei padroni

Un giovane disoccupato

Corteo «No Expo», imbrattati banche e negozi. Assalto a Manpower

Striscione issato sull’Expo Gate. Tensioni interne al corteo. Imbrattate le vetrine di banche e della sede dell’Enel. Lancio di uova e fumogeni contro il consolato turco

di Redazione Milano online

Black bloc attaccano la sede di Manpower (Afp)Black bloc attaccano la sede di Manpower (Afp)
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Milano in ostaggio, giovedì mattina, di circa ottocento tra studenti e antagonisti che si erano dati appuntamento per dire «no» a Expo e al Jobs Act. Nel gruppo anche alcuni «black bloc» travisati che hanno attaccato la sede di Manpower, causando tensioni all’interno del corteo stesso. Già alla partenza da largo Cairoli alcuni manifestanti, camuffati con cappucci e occhiali neri e nascosti sotto un telone bianco, sono passati in mezzo alla folla e hanno tracciato sulla strada davanti all’Expo Gate la scritta «#1m no expo». Sono stati accesi alcuni fumogeni e la statua al centro di largo Cairoli è stata coperta con una bandiera. Due manifestanti sono saliti sulla struttura dell’Expo Gate e hanno affisso uno striscione con la frase «Grande evento uguale grande bufala. No Expo: un altro mondo è possibile». Il corteo si è mosso poi verso piazza Duomo percorrendo via Broletto, via Orefici, via Larga, poi da Porta Venezia si è diretto verso via Melchiorre Gioia.

Gli slogan

«Contro Expo e austerità autogestione nelle strade» e «Io non lavoro gratis per Expo» sono alcuni degli striscioni esposti dai manifestanti. Due i furgoni che hanno preso parte al corteo: quello di testa è stato decorato con finte confezioni di patatine fritte McDonald’s e alcuni manifestanti hanno indossati travestimenti che prendono di mira Enel, Coca Cola e altre aziende partner di Expo. In via Mazzini, dal furgone di testa sono stati fatti parlare alcuni studenti stranieri: uno di Brema e una di Stoccolma. I ragazzi sono in città per le manifestazioni: «La nostra solidarietà al movimento, la lotta non conosce frontiere» hanno detto agli studenti. In corteo anche giovani provenienti da Emilia Romagna, Veneto e altre regioni del nord Italia.

Imbrattate vetrine e banche

Alcuni contestatori hanno imbrattato la sede dell’Enel in via Broletto e le banche lungo il percorso. Elaborata l’azione dei No Expo: sono stati accesi alcuni fumogeni per coprire l’azione e nascondere alle telecamere gli autori. I manifestanti hanno anche tentato di impedire ai fotografi ed ai video operatori di riprendere coprendo gli obiettivi con le mani e con le aste e lanciando vernice sui giornalisti. Arrivati in via Larga 19, i manifestanti hanno lanciato uova, fumogeni e un petardo contro l’ingresso del consolato turco. Alla fine di via Mascagni alcuni manifestanti, coperti da un tendone grigio e dietro una cortina di fumogeni, si sono nascosti nell’ingresso di un garage e si sono camuffati. Sono usciti da sotto il tendone in viale Bianca Maria per sfilare in mezzo al corteo. I manifestanti hanno attraversato le vie del centro lasciando lungo il passaggio molte scritte, vetrine imbrattate e adesivi sulle facciate dei palazzi.

Tensioni davanti a sede Manpower

L’unico momento di forte tensione si è registrato in viale Majno, quando una ventina di black bloc incappucciati si sono staccati dal corteo degli studenti e hanno infranto le vetrine di Manpower, l’agenzia che ha gestito il lavoro interinale per Expo, lanciando anche sassi, vernice, bottiglie e alcuni fumogeni. L’azione, coordinata da un gruppo vestito completamente di nero, è stata interrotta quando hanno provato a spaccare le vetrine con dei martelli frangivetro; a quel punto sono intervenuti gli agenti in assetto antisommossa che si sono posti a difesa del palazzo creando un cordone di sicurezza. Contemporaneamente un’altra parte dei manifestanti – studenti dei collettivi, a cui spettava, formalmente, l’organizzazione della manifestazione – ha bloccato i facinorosi, dando così il via a uno scontro interno al corteo, con spintoni e minacce. Poco dopo aver superato la sede di Manpower i manifestanti hanno lanciato uova all’indirizzo di un privato cittadino che si era affacciato a un balcone in viale Majno esponendo una bandiera tricolore. Il corteo si è concluso davanti alla metropolitana della fermata Gioia senza ulteriori contrapposizioni.

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