COMUNICATO SINDACALE RSA FIOM
Nella giornata di giovedì 28 aprile all’interno dello stabilimento è accaduto un grave incidente: un operaio della manutenzione, mentre lavorava all’interno di una macchina nell’ ex reparto A, è caduto dalla scala su cui era salito per eseguire l’intervento. La caduta gli ha procurato l’incrinazione di una costola e perforazione del pleure polmonare. Il lavoratore non essendo coadiuvato da un collega ha dovuto raggiungere, trascinandosi a fatica da solo, l’infermeria per essere soccorso e attendere l’arrivo dell’ambulanza.
Dalle testimonianze raccolte abbiamo appurato due elementi nella vicenda a nostro avviso gravissimi:
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Risulta prassi consolidata che un manutentore svolga interventi che comportano grandi rischi in completa solitudine. Questo a nostro avviso rappresenta un fatto grave. L’ evento in particolare è avvenuto sfortunatamente nell’ orario in cui gli operai del reparto erano in sala mensa ( quindi intorno alle ore 21 ).
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Il responsabile della squadra della manutenzione permette ed autorizza l’intervento nelle suddette condizioni senza preoccuparsi minimamente del rischio. L’ unica cosa di cui si è preoccupato è che l’intervento finisse presto per far riprendere quanto prima la produzione, che come sempre viene anteposta alla salute e alla sicurezza degli operai.
Attribuiamo le responsabilità a tutto l’ente sicurezza che negli ultimi anni si è dimostrato inadeguato ed assente nelle numerose e serie problematiche dello stabilimento. Inoltre il programma WCM ha prodotto solo una grande mole di scartoffie che non servono a niente, solo a ritardare gli interventi relativi alla sicurezza e a garantire un buon posticino lontano dalla fatica a qualche soggetto privilegiato.
Pertanto invitiamo l’azienda ad una riflessione e ad un tempestiva correzione di gestione della squadra di manutenzione viste le falle in ambito di sicurezza, individuando un nuovo soggetto competente che assuma la responsabilità degli interventi disposti in tutti i settori.
MODENA 11/05/2015
Solidarietà e vicinanza all’operaio ferito dal padrone.
Le denunce sulla cronica carenza di sicurezza e salubrità sono soverchiate da gravissimi attentati ribellisti degli operai, come il definire “crumira” un’operaia.
Lo ha oggettivamente stabilito la sentenza del Tribunale di Modena del 9 dicembre 2014 contro Francesco Ficiarà.
m.l.