IL POSTO DI LAVORO

DALLA GAZZETTA DI MODENA Si erano iscritti in 6500, ieri mattina a Modena Fiere si sono presentati in 4678 per partecipare al maxi concorso dell’Ausl. In “palio” però c’è solo un posto di lavoro da infermiere a tempo indeterminato, che però verrà assegnato al fortunato vincitore solo dopo una serie di difficili prove. Il più lontano è arrivato dalla Valle dei Templi, Agrigento. Poi Calabria, Puglia fino a risalire lo stivale. E così da tutta Italia sono arrivati a Modena con pullman, treni, aerei e viaggi auto organizzati. Oggi anche partecipare a un concorso pubblico costa, tra viaggi e […]
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DALLA GAZZETTA DI MODENA

Si erano iscritti in 6500, ieri mattina a Modena Fiere si sono presentati in 4678 per partecipare al maxi concorso dell’Ausl.

In “palio” però c’è solo un posto di lavoro da infermiere a tempo indeterminato, che però verrà assegnato al fortunato vincitore solo dopo una serie di difficili prove.

Il più lontano è arrivato dalla Valle dei Templi, Agrigento. Poi Calabria, Puglia fino a risalire lo stivale. E così da tutta Italia sono arrivati a Modena con pullman, treni, aerei e viaggi auto organizzati.

Oggi anche partecipare a un concorso pubblico costa, tra viaggi e pernottamenti. «Ormai ne avrò fatti 10 di concorsi», dice un giovane infermiere. Mentre un gruppo di ragazzi ci ride sopra: «Il contratto indeterminato invece è un sogno. Ci speriamo e prima o poi ce le faremo».

Su Facebook invece uno dei partecipanti scrive che «ogni concorso è diventato come una transumanza dove i giovani si spostano da nord a sud».

Modena Fiere ieri mattina si è così ritrovata affollata come in una delle tante manifestazioni fieristiche. Con la sola differenza che questa volta tanti giovani si sono ritrovati alla prova di selezione organizzata nei padiglioni con la speranza di trovare un posto di lavoro nella sanità pubblica, come infermieri. «Questa è la situazione dell’Italia attuale e dire che siamo arrivati in 6 mila forse è poco. Purtroppo abbiamo un governo che non ci tutela, che non guarda la realtà dei fatti e quindi ci troviamo in queste situazioni. In questi concorsi abbiamo poca fiducia perchè tanto lo sappiamo che il posto è già stato assegnato. Più che altro cerchiamo di entrare in graduatoria», racconta Carmen Mottola, da Benevento.

Inseguendo il sogno di diventare infermiereSi sono iscritti in 6mila 500 se ne sono presentati in 5 mila. Tutti con un obiettivo provare a vincere il concorso per un posto da infermiere,  ma soprattutto essere inseriti nell’apposita graduatoria. Ecco le voci di chi si trova in una situazione assurda, l’amarezza è tanta. Video di Gino Esposito Interviste di Marco Amendola

A Cittanova c’era uno spaccato di Italia: precari, disoccupati, studenti. Tutti accomunati però dal desiderio di un posto di lavoro, anche se l’ultimi dato della disoccupazione giovanile (occupati e disoccupati), è pari al 43,1%. Ma per Daniel Russo, di Modena, l’importante è partecipare: «È importante vedere come funziona il concorso, quali sono le domande ed essere inseriti in graduatoria. Il contratto indeterminato al giorno d’oggi è un sogno, e fare l’infermiere è una professione difficile come tutte le altre».

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Antonio Cerri, è arrivato con suo papà, direttamente da Catanzaro, Calabria: «Ognuno spera che il posto del concorso possa diventare suo. Io ho un master da infermiere, sarei già pronto per lavorare, ma non ci sono posti disponibili. A Milano erano arrivati in 12 mila per 25 posti, qui a Modena siamo in più di 6 mila per 1».

Da Fidenza, Merita Goraj racconta invece che «è sempre una grande fatica partecipare a questi concorsi pubblici» anche se auspica che il Governo faccia qualcosa per «stabilizzare tutti gli infermieri in Italia».

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