Redazione di Operai Contro,
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, è andato a Palermo per celebrare il 23esimo anniversario della Strage di Capaci, l’attentato di Cosa Nostra nel quale, nel 1992, persero la vita il magistrato antimafia Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e tre agenti della scorta, Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro.
Mattarella ha detto:
“Per battere il cancro mafioso bisogna affermare la cultura della Costituzione, cioè del rispetto delle regole, sempre e dovunque, a partire dal nostro agire quotidiano. La presenza di organizzazioni criminali è favorita dall’area grigia dell’illegalità, dalla convinzione che si possa fare a meno di un rigoroso e costante rispetto delle regole. Mafia, illegalità, corruzione non sono sempre la stessa cosa, ma si alimentano a vicenda”.
Mattarella ha ragione è uno schifo.
Oggi non si può distinguere un onesto mafioso da un onesto padrone e da un onesto uomo politico.
Sono la stessa cosa si alimentano a vicenda
Ha ragione Mattarella fa fuori la Mafia, vuol dire far fuori i padroni e i loro uomini politici
Mi fido di Mattarella è uno che la mafia la conosce bene.
Uno studente Siciliano
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