2-IL SINGOLO OPERAIO DEVE ESSERE LIBERO DI DECIDERE IL SUO DELEGATO SINDACALE CHE LO RAPPRESENTI CON PROCESSO DEMOCRATICO
3-VOGLIAMO ASSICURAZIONE, CHE, IN CASO DI DISDETTA DALLA TURK METAL UNION, NESSUNO POSSA ESSERE LICENZIATO DALLA FABBRICA
4-TURK METAL (sindacato riconosciuto dalle aziende) LASCI IMMEDIATAMENTE TUTTE LE FABBRICHE.
————IN ENGLISH THE DEMANDS OF WORKINGMEN………………..
The demands of workers are as follows:
– Our agreement should be re-negotiated and signed based off the Bosch agreement
– Workers alone must be able to choose their own union representative by democratic process
– We want assurance that in case we resign from the Turk Metal union that we won’t be fired from our factories
– Turk Metal should leave factories immediately
Noi non sappiamo allo stato come questo sciopero si concluderà
se gli operai conquisteranno tutte le rivendicazioni di sciopero.
Ma Un Fatto deve esserci chiaro; Uno sciopero di questo tipo
stà cambiando i rapporti di forza coi padroni, su scala continentale
E le positive conseguenze per il movimento operaio in Europa
non tarderà a manifestarsi. La cappa di piombo su gli operai
è stata stretta, troppo fortemente per troppo tempo.
Inoltre la disintegrazione del sindacato Turk-metal
ad opera degli operai stessi è dirimente:
Bisogna sapere che questo sindacato Turk-metal coi suoi sgherri
il 5 maggio ai cancelli della Renault di Bursa
si è permesso anche di picchiare gli operai in assemblea
che li criticavano. Gli operai Renault sono stati aggrediti con aste e bastoni,
ed anche 2 reporter di “Kizil Bayrak” (Bandiera Rossa newspaper)
niente succede a caso il 14 Maggio 2015
sono entrati tutti in sciopero, turno per turno
stanno presidiando la fabbrica.
Diventa centrale quindi anche
la questione di dimettersi da Turk-metal
che fino ad adesso nessuno dei commentatori
della lotta degli operai Turchi ha messo in evidenza.
Dimostra apertamente a tutti che gli operai non sono
i servi di qualsiasi sindacato, nel momento stesso
che non fanno i loro interessi, si sono tolto di mezzo questi parassiti.
Anche in Italia, abbiamo gli stessi problemi, siamo divisi per parrocchie sindacali
tutte ugualmente incapaci di fare minimamente gli interessi operai.
Per non parlare delle forze politiche, che non solo si sono legati ai padroni
avendone vantaggi clientelari sulle nostre spalle.,
Chi sostiene di essere dalla nostra parte, fanno solo
parte della commedia, basta vedere come è passato il jobs act
il 4 dicembre è stato approvato a maggioranza, e i sindacati stessi
compresi i più radicali si sono fermati con gli scioperi.
E’ palese che c’e’ bisogno di costruire una forza operaia
indipendente dentro le fabbriche, a partire dalle principale.
E collegarsi intelligentemente costruire legami tra le fabbriche
e gli operai più decisi a organizzarsi, all’inizio non conta il numero
anche piccoli gruppi di operai coesi possono iniziare questo processo.
Anche in Turchia di fatto si sono mossi similmente.
Abbasso le barriere sindacali
w la lotta operaia organizzata dagli operai stessi.
Sulla Base dei nostri interessi di classe immediati
ci possiamo muovere per i nostri interessi complessivi
non abbiamo bisogno di intermediari, chi ci vuole
incastonare dentro contenitori politici costruiti da altre classi sociali
come la piccola-borghesia “rivoluzionarIa” sono stati presi alla sprovvista
e non capiscono nulla dell’evoluzione di questo sciopero, che alla fine
mette in discussione governo e stato Turco.
Come dicono gli operai Turchi, che ad oggi contano
decine di migliaia di scioperanti
e un movimento di solidarietà
nel Paese, vastissimo, iniziando
dai loro familiari, in ogni città:
Fino ad adesso siamo stati anelli passivi della catena dello sfruttamento
Ma ora rompendo i primi anelli insieme, andremo fino in fondo
per rompere tutta la catena dello sfruttamento
Per la liberazione degli operai dal lavoro salariato
Indeboliti i padroni nei loro profitti
Si apre qui da Noi, la possibilità di entrare
nella contraddizione, e iniziare ad organizzarsi
più strettamente tra operai contro i padroni
Abbasso le sigle, W la lotta e l’organizzazione
indipendente degli operai, primo passo
verso il nostro Partito.
Operai Contro
sezione Modena
22 maggio 2015
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