Caro Operai Contro,
sulle prime Renzi pensava di farla sempre franca. Ma le ultime elezioni hanno dimostrato (per quanto attiene a questa sfera), che, con le cialtronesche promesse sparate e le reali stangate e fregature per operai e strati disagiati, molti dei suoi elettori gli hanno girato le spalle, dando ragione e aumentando le fila dei non votanti e affossatori della democrazia dei padroni. Prendiamo una delle fregature del governo Renzi: il falso in bilancio. Per la gioia dei padroni era stato abolito dal governo Berlusconi. Renzi promise e ci mise dell’impegno per ripristinarlo. Risultato: anche i pochissimi che venivano condannati con la legge Berlusconi-Ghedini del 2002 – vengono assolti con quella nuova, che è ancora peggio. Lo dice la Cassazione, supremo giudice dell’interpretazione delle leggi. In proposito riporto un estratto dal Fatto Quotidiano. Saluti da un lettore.
“Per Donatella Ferranti, ex giudice ed ora deputata del Pd e presidente della commissione Giustizia della Camera: “L’allarme è strumentale: è indubbio che la nuova legge abbia reintrodotto il delitto di falso in bilancio, ma la giurisprudenza, come sempre, si deve assestare tenendo conto dei lavori parlamentari preparatori”.
Una supercazzola in piena regola: intanto “allarme strumentale” rispetto a chi e a che? La Cassazione ha annullato senza rinvio la condanna di Luigi Crespi proprio perché il nuovo falso in bilancio targato Renzi-Orlando è addirittura più blando di quello vecchio targato B.-Ghedini: quindi la giurisprudenza è già bell’e “assestata”, e dà torto marcio alle Ferranti e agli altri geni che hanno partorito l’aborto. E di quali “lavori preparatori” va cianciando la signora, visto che nei lavori preparatori le valutazioni societarie erano comprese nel nuovo delitto, ma sono state poi cancellate in zona Cesarini da un emendamento del governo? Qui di “strumentale” c’è solo quell’emendamento, che le solite voci di corridoio attribuiscono al ministero dello Sviluppo Economico, dove siede Federica Guidi, quinta colonna di Confindustria dentro il governo.
Non è un mistero che gl’industriali vedono come il fumo negli occhi il reato di falso in bilancio (che è una delle specialità della casa) e che all’ultimo momento il ministro Orlando dovette inghiottire l’emendamento imposto dalla nota lobby per vanificare il nuovo reato e le nuove pene regalando una scappatoia – quella che esclude le false valutazioni dall’area penale – a chi vuole continuare a truccare i conti e a farla franca. Come prima, anzi più di prima”.
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