Redazione Operai Contro,
Quest’anno al consueto raduno della Lega Nord a Pontida (BG), oltre ai soliti militanti lombardi, veneti e piemontesi si è registrata anche una significativa presenza di meridionali giunti soprattutto dalla Puglia, Sicilia, Abruzzo e Campania. Complessivamente circa 500 persone, aderenti al neo movimento “ Noi con Salvini ” e quindi rappresentanti di alcune sezioni di questo movimento che condivide e sostiene le idee del capo leghista Matteo Salvini e delle sue politiche.
Ma chi sono questi meridionali che hanno sposato la causa leghista fino a ieri antiterrona? Non sono sicuramente operai ma appartengono alle classi sociali della piccola e media borghesia per lo più artigiani, negozianti e commercianti, fuoriusciti dai partiti del centro destra e del centro sinistra, delusi dalle amministrazioni governative che avevano fatto promesse, non mantenute, di diminuire le tasse e di cacciare gli extracomunitari, reputati criminali e terroristi.
Hanno sostenuto gli stessi argomenti di Salvini, contro il governo di Renzi e contro l’UE gli interventi dei meridionali saliti sul palco di Pontida, Nicola Marotta primo sindaco di “Noi con Salvini “ eletto a Roccagloriosa, provincia di Salerno o come Stefania Alita, 24 anni, neoconsigliere del comune di Andria che ha ringraziato Salvini < per aver dato l’occasione a tanti meridionali delusi dalla classe dirigente che finora ha privilegiato i ceti parassitari e garantiti rispetto a chi lavora e produce >.
Questi meridionali, ora attivisti e militanti della Lega di Salvini sono convinti che le politiche perseguite finora dalla Lega Nord a livello locale possano essere valide anche a livello nazionale, che la rovina dell’Italia sono i migranti, da considerare non come profughi ma come dei clandestini da respingere a casa loro e poi perché ci rubano il lavoro.
Salvini il leader del “Carroccio” della “Padania unita all’Italia” in disaccordo da tempo con Bossi, aveva effettuato il tour nel sud Italia per la campagna preelettorale delle votazioni regionali del 31 maggio, recuperando però più insulti, ortaggi e uova che gente meridionale disposta ad ascoltarlo.
I “terroni” convenuti al raduno leghista non sono altro che razzisti come lui, borghesi e benestanti disposti anche a far parte della Lega Nord purché prenda le difese dei loro interessi.
Il nazipadano Salvini che ormai ogni giorno appare in Tv, punta verso un partito nazionale, usa come simbolo la ruspa per “spazzare” via i Rom, gli immigrati, Renzi e l’UE che definisce covo di criminali, difficilmente prenderà i voti degli operai di qualsiasi regione italiana essi siano, proprio per le sue evidenti e conclamate politiche razziste e mai solidale invece con gli interessi degli operai.
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Un lettore antileghista.
Salvini, ccà nisciuno è fesso!