Caro Operai Contro,
Renzi maestro di chiacchiere e misure antioperaie e antipopolari, con il suo governo continua a non avere una politica di accoglienza per i migranti. Ogni giorno una tragedia in mare, ma sono stragi di massa volute dai governanti dei padroni. Ogni giorno cercano una giustificazione, una scusante, ma le tragedie del mare sono il risultato di una politica dell’accoglienza, assolutamente inesistente per scelta.
Alfano dichiara: “La nuova tragedia di oggi non sarà l’ultima se non si risolve il problema della Libia”. Ogni volta Renzi e i suoi ministri, trovano una scusa per non darsi una politica dell’accoglienza. Ogni giorno con le mani grondanti di sangue, scoprono il problema dell’immigrazione, mostrano la loro pelosa umanità, nel contare le vite salvate, mentre sono i responsabili del genocidio di massa, dovuto ad una mancanza politica dell’accoglienza.
Saluti da un lettore
Dal Fatto Quotidiano del 15 agosto 2015
Alfano: “Noi ancora una volta abbiamo il merito di aver salvato 320 persone”, ha spiegato il ministro sottolineando che “l’Italia fa fino in fondo il suo lavoro di grande democrazia, salvando vite umane”. Secondo il ministro però il nostro Paese “sta pagando due volte il conto alla comunità internazionale, la prima l’ha pagato in Libia quando è finito il regine di Gheddafi e la seconda la sta pagando adesso sull’inerzia della comunità internazionale. La crisi libica rappresenta un vulcano acceso davanti all’Europa”.
Immigrazione, Marina soccorre barcone a sud di Lampedusa: “Almeno 40 morti”
Cronaca
Un’imbarcazione localizzata a 21 miglia dalla costa libica, che trasportava 400 persone: almeno 40 vittime, trovate chiuse nella stiva . In corso verifiche dei militari mentre squadre di medici stanno salendo sulle nave.
Decine di morti nella stiva del barcone soccorso a 21 miglia dalla costa libica dalla nave della Marina militare Cigala Fulgosi. Il barcone trasportava circa 400 persone, e i morti sarebbero almeno 40: a bordo anche donne e bambini . Chiusi sottocoperta sono morti per soffocamento dopo aver inalato i fumi del motore del barcone.
Sono in corso le verifiche dei militari sul numero dei migranti presenti a bordo e del numero dei morti. Nel frattempo squadre di medici e infermieri sono saliti sulla nave.
“La nuova tragedia di oggi non sarà l’ultima se non si risolve il problema della Libia”, ha commentato il ministro dell’Interno Angelino Alfano in una conferenza stampa al Viminale, al termine della riunione del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica. “Noi ancora una volta abbiamo il merito di aver salvato 320 persone”, ha spiegato il ministro sottolineando che “l’Italia fa fino in fondo il suo lavoro di grande democrazia, salvando vite umane”. Secondo il ministro però il nostro Paese “sta pagando due volte il conto alla comunità internazionale, la prima l’ha pagato in Libia quando è finito il regine di Gheddafi e la seconda la sta pagando adesso sull’inerzia della comunità internazionale. La crisi libica rappresenta un vulcano acceso davanti all’Europa”.
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