Tianjin, i morti saliti a 112, 95 i dispersi, più di 700 feriti

ANSA E’ salito a 112 domenica il bilancio dei morti dell’esplosione di un deposito di sostanze chimiche nella città industriale di Tianjin, in Cina, avvenuta mercoledì scorso. I dispersi sono 95, 85 dei quali pompieri. Piccole esplosioni continuano ad essere segnalate nella zona del disastro. Secondo la stampa locale (di proprietà dello stato), il deposito conteneva 700 tonnellate di cianuro di sodio, 70 volte di più di quello che avrebbe dovuto contenere. Le autorità stanno cercando di portar via la sostanza. Il cianuro di sodio è tossico e può formare un gas infiammabile a contatto con l’acqua. Sabato famigliari […]
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E’ salito a 112 domenica il bilancio dei morti dell’esplosione di un deposito di sostanze chimiche nella città industriale di Tianjin, in Cina, avvenuta mercoledì scorso. I dispersi sono 95, 85 dei quali pompieri. Piccole esplosioni continuano ad essere segnalate nella zona del disastro. Secondo la stampa locale (di proprietà dello stato), il deposito conteneva 700 tonnellate di cianuro di sodio, 70 volte di più di quello che avrebbe dovuto contenere. Le autorità stanno cercando di portar via la sostanza. Il cianuro di sodio è tossico e può formare un gas infiammabile a contatto con l’acqua. Sabato famigliari dei pompieri dispersi si sono presentati a una conferenza stampa delle autorità, chiedendo informazioni sui loro cari. L’esplosione di mercoledì 12 agosto è avvenuta dopo 40 minuti dalla segnalazione di un incendio nel deposito e dopo che numerosi pompieri erano accorsi sul posto e presumibilmente avevano gettato acqua sulle fiamme. Sabato un uomo di 56 anni è stato ritrovato vivo sabato dentro un container dai soccorritori. Secondo i media locali domenica rimane in condizioni critiche. Le autorità di Tianjin hanno reso noto di aver rilevato sabato in due punti la presenza di cianuro di idrogeno, un gas tossico. Nella serata dello stesso giorno la contaminazione non è stata più rilevata.

Le autorita’ cinesi hanno ordinato sabato l’evacuazione di tutti coloro che si trovano nel raggio di tre km dal luogo dove si e’ verificata l’ esplosione che ha causato la morte di 112 persone a Tianjin, nel nord della Cina. Non sono state fornite spiegazioni ma secondo alcuni media cinesi nella zona dell’ esplosione l’ aria e’ inquinata da una forte quantita’ di cianuro di sodio, sostanza che si incendia a contatto con l’acqua. La presenza di questo e di altre sostanze chimiche velenose nel magazzino nel quale si e’ verificata l’ esplosione era stata denunciata da Greenpeace Asia e da alcuni mezzi d’ informazione. Intanto, nella zona continuano i roghi e sono state avvertite anche alcune esplosioni. Si teme che il bilancio delle vittime possa aumentare nelle prossime ore, dato che centinaia di persone sono ancora ricoverate negli ospedali della città’. La polizia e reparti dell’ esercito controllano l’ accesso alla zona dell’ esplosione ed elicotteri la sorvolano in continuazione. Intanto, familiari dei vigili del fuoco dispersi dopo le esplosioni e l’incendio hanno interrotto una conferenza stampa delle autorità, chiedendo notizie dei propri cari. I funzionari avevano appena comunicato che il bilancio delle vittime è salito a 85, tra cui 21 pompieri. Altri pompieri sono considerati ancora dispersi. Un totale di 720 persone sono rimaste ferite nella serie di esplosioni iniziate con un incendio in un magazzino di container.

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