L’imperialismo italiano, tedesco, francese, inglese, russo e statunitense, ha macellato e sta macellando con una guerra mortale per i loro interessi, intere popolazioni del Medio Oriente e dell’Africa.
I grandi padroni occidentali hanno distrutto le economie locali, hanno reso più aggressive e reazionarie le borghesie dei paesi del Medio Oriente e dei paesi arabi che si affacciano sul mediterraneo, dando un largo appoggio ai padroni e politici che schiacciano chi si ribella.
Migliaia di rifugiati, vittime della guerra e della miseria che il sistema del capitalismo ha prodotto, stanno cercando una nuova vita, affrontando esodi storici senza avere la certezza di sopravvivere.
Attraversate mortali del mediterraneo, manganellate della polizia di mezza Europa, ondate xenofobe dei governi gestiti da una piccola borghesia reazionaria, che con rabbia sempre più crescente erige muri di filo spinato per bloccarne il transito, questo quello che li attende, ma la fame non si può fermare.
In questo panorama di grandi masse in movimento, la borghesia tedesca per bocca del primo ministro Angela Merkel ha fatto un’operazione che ha sconvolto le cancellerie di mezza Europa e ha spiazzato, almeno per un po’, la propaganda razzista della piccola borghesia xenofoba e di quel saltimbanco di Renzi che ha sulla coscienza migliaia di morti affogati nel mediterraneo. La marina li salva solo se superano la prova della morte in mare. Quanto è buono il governo italiano!
Il governo tedesco accettando di fatto i migranti che premono alle frontiere ungheresi e macedoni, ha annunciato che la Germania può accogliere 500.000 immigrati all’anno per diversi anni.
La borghesia imperialista tedesca nella sostanza bada al sodo, non è mossa certamente da spirito umanitario nei confronti dei miserabili in marcia.
Nella realtà i padroni tedeschi nella loro lungimiranza pensano in grande, pensano ad un ricambio generazionale della produzione nelle loro fabbriche.
Pensano a garantire alla borghesia tedesca parte del plusvalore che i migranti produrranno, forti del fatto di essere il più sviluppato sistema di sfruttamento industriale in Europa.
Ingo Kramer, capo della Confindustria tedesca, a tal proposito ha dichiarato: “nei prossimi anni avremo bisogno di molta più forza lavoro di quella che produrremo” e questo la dice lunga sulla capacità del padronato tedesco nell’affrontare la crisi di accumulazione, manodopera fresca e duttile ed esercito di riserva per contenere i salari.
Questi, sostanzialmente sono i presupposti su cui si è mosso il governo di Angela Merkel accogliendo i migranti.
Mentre i governi di tre quarti dell’Europa rifiutavano i migranti, l’imperialismo tedesco ha fatto fare loro una figura miserabile, riuscendo a presentarsi come protettore degli sventurati migranti, riscattando in parte la fama di truci reazionari persecutori di popoli che si portano appresso.
Il Partito Operaio 10 Settembre 2015
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