Redazione di Operai Contro
Obama e gli USA hanno subito in Siria una grande sconfitta
Gli USA hanno speso 500 milioni di dollari per formare una milizia che combattesse l’ISIS.
Gli ultimi 60 guerrier di Obama hanno consegnato le armi date dagli USA all’ISIS
I padroni Russi hanno capito che era impossibile formare una milizia anti ISIS in Siria
I padroni Russi hanno mandato i loro baldi giovani a combattere per Assad.
I padroni Russi furono costretti a scappare dall’Afghanistan, saranno costretti a scappare anche dalla Siria
Un lettore
![Christophe Petit Tesson/MAXPPP - 29/01/2015 ; GHARDOUKA ; SYRIA - LE CONSEIL MILITAIRE SYRIAQUE, MFS, EST COMPOSE DE CHRETIENS DE SYRIE COMBATTANT LES FORCES DE L'ETAT ISLAMIQUE, DAECH, DANS LE NORD EST DE LA SYRIE. ILS COMBATTENT AUX COTES DES FORCES KURDES DES YPG, UNITE DE DEFENSE POPULAIRE. COMBATTANT MFS AU CIMETIERE DE L'EGLISE DE MAR MELKI, ST MICHAEL, DETRUITE PAR DAESH. The Syriac Military Council , MFS, are Christians fighters from the North East of Syria who took up arms to fight the Islamic State, IS. Front line in a christian village and Mar Melki , St Michael church and cemetery destroy by Jihadist in Ghardouka on January 29, 2015. I combattenti cristiani in Siria LaPresse -- Only Italy](https://www.operaicontro.it/wp-content/uploads/2015/09/siria-ribelli-240.jpg)
Christophe Petit Tesson/MAXPPP – 29/01/2015 ; GHARDOUKA ; SYRIA – LE CONSEIL MILITAIRE SYRIAQUE, MFS, EST COMPOSE DE CHRETIENS DE SYRIE COMBATTANT LES FORCES DE L’ETAT ISLAMIQUE, DAECH, DANS LE NORD EST DE LA SYRIE. ILS COMBATTENT AUX COTES DES FORCES KURDES DES YPG, UNITE DE DEFENSE POPULAIRE.
COMBATTANT MFS AU CIMETIERE DE L’EGLISE DE MAR MELKI, ST MICHAEL, DETRUITE PAR DAESH.
The Syriac Military Council , MFS, are Christians fighters from the North East of Syria who took up arms to fight the Islamic State, IS. Front line in a christian village and Mar Melki , St Michael church and cemetery destroy by Jihadist in Ghardouka on January 29, 2015.
I combattenti cristiani in Siria
LaPresse — Only Italy
CRONACA
Il gruppo di ribelli siriani addestrati e armati dagli Stati Uniti ha consegnato mezzi e munizioni agli islamisti di Jabhat al-Nusra. Lo ha annunciato Jeff Davis, portavoce del Dipartimento di Difesa americano: “Purtroppo, abbiamo appreso che l’unità Nsf (New Syrian Forces) ha comunicato di avere consegnato sei camioncini e una parte delle munizioni di cui era in possesso a presunti esponenti del Fronte al-Nusra”. Poco meno del 25% della fornitura totale in mano a quello che doveva essere una sorta di gruppo d’élite è così finita in mano ai jihadisti. La notizia ha aumentato l’imbarazzo della Casa Bianca per un’operazione che da subito ha attirato numerose critiche a livello internazionale. I 500 milioni di dollari spesi hanno permesso a Washington di selezionare, addestrare e armare un gruppo di appena 60 combattenti, la maggior parte de quali sono stati rapiti, uccisi o sono fuggiti dopo pochi giorni dal loro rientro in Siria. Oggi, per “garantirsi una via di fuga”, i reduci di quel gruppo hanno ceduto mezzi e munizioni ai qaedisti siriani.
Solo l’ultimo di una serie di errori. Ci sono precedenti – A un risultato simile ha portato il primo appoggio militare occidentale all’esercito iracheno che combatteva contro gli uomini di Abu Bakr al-Baghdadi. I militari di Baghdad si sono presto dimostrati incapaci di frenare l’avanzata di Isis in Iraq e numerosi sono stati gli episodi di ritirata con abbandono di armi ed equipaggiamento. Forniture che, spesso, provenivano dagli eserciti della coalizione occidentale e che sono finite in mano ai gruppi fondamentalisti. La consegna del materiale da parte dei ribelli addestrati dagli Stati Uniti, che secondo il Comando Centrale Americano (Centcom) sarebbe avvenuta tra il 21 e il 22 settembre, è quindi solo l’ultimo di una serie di errori che hanno permesso a gruppi legati ad al-Qaeda o allo Stato Islamico di rifornirsi di armi provenienti dalle riserve degli stessi eserciti occidentali contro i quali stanno combattendo.
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