Redazione Operai Contro,
Due operai sono stati licenziati dai padroni della cooperativa che gestisce per conto di < Penny Market> i magazzini del polo logistico della distribuzione dei prodotti in vendita nei supermercati della catena.
I colleghi operai hanno reagito subito, scioperando e attuando un presidio dei cancelli bloccando di fatto l’ingresso e l’uscita dei camion.
Gli operai sono determinati e hanno dichiarato lo stato di agitazione ad oltranza, per far reintegrare i due colleghi licenziati e sia per protestare per la mancanza di rinnovo di adeguamenti salariali.
Landini impara e smettila di fare chiacchere da tabaccaio.
Saluti operai.
Redazione Vi invio l’articolo di Brescia oggi.
Lunga giornata di lotta ai magazzini del «Penny Market» di via Oglio a Desenzano, il polo logistico della distribuzione non solo provinciale, che copre in tutto una cinquantina di supermercati. Uno sciopero in piena regola che si è inaugurato allo scoccare della mezzanotte, organizzato dal sindacato Si Cobas e a cui hanno aderito 44 lavoratori su 60. Gli operai hanno bloccato i camion in entrata per tutta la notte, liberando il passaggio solo nel primo pomeriggio. Dal sindacato fanno sapere che anche i camion in uscita se ne sono andati «completamente vuoti perché nessuno li ha caricati». Fino al tramonto è poi rimasto accampato un piccolo presidio, all’esterno dei cancelli. Lo stato d’agitazione ha fatto seguito ai mancati accordi contrattuali con la cooperativa che gestisce il magazzino per conto di Penny Market: i lavoratori – riferisce il sindacato – chiedevano l’immediato adeguamento delle mansioni, il riconoscimento degli scatti d’anzianità e l’applicazione del contratto nazionale, con inquadramento al quinto livello salariale. Martedì scorso la proprietà avrebbe proposto un sesto livello «senior», ma da gennaio. Proposta rigettata dai lavoratori. La goccia che ha fatto traboccare il vaso: proprio ad inizio mese sono stati licenziati, a scadenza di contratto, due lavoratori iscritti al Si Cobas: «Dicono di averli lasciati a casa per motivi economici, ma secondo noi non è così – afferma Alessandro Zadra, responsabile Si Cobas Brescia -: ci hanno raccontato di un calo del lavoro, ma poi hanno fatto trasferire altre otto persone da Perugia per sostenere i carichi di lavoro». Il sindacato chiede l’immediato reintegro dei due lavoratori allontanati, e annuncia di non mollare nemmeno sul fronte contrattuale: «Abbiamo scelto la strada della mediazione, abbiamo chiesto il minimo dovuto. La cooperativa ha scelto invece la linea dura, noi continueremo finché sarà necessario». Alla mobilitazione hanno aderito anche attivisti del Magazzino 47 e del Collettivo gardesano autonomo.
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