Richieste e stralci della piattaforma dei metalmeccanici, rivendicata da Cisl e Uil.

Redazione operai contro, Pochi giorni fa è stata pubblicata su codesto giornale telematico una domanda posta da un operaio metalmeccanico con la quale chiedeva informazioni a riguardo il contratto dei metalmeccanici. Sono un lavoratore iscritto alla Fim-Cisl, vorrei far presente i contenuti delle richieste del mio sindacato Fim in collaborazione con il sindacato Uilm. Il rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici è caratterizzato dalle richieste delle piattaforme presentate dai sindacati ai padroni delle industrie meccaniche aderenti a Federmeccanica. Faccio presente che la piattaforma rivendicativa dei sindacati metalmeccanici della Cisl e Uil è stata sottoposta e approvata dai lavoratori, con […]
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Redazione operai contro,

Pochi giorni fa è stata pubblicata su codesto giornale telematico una domanda posta da un operaio metalmeccanico con la quale chiedeva informazioni a riguardo il contratto dei metalmeccanici.

Sono un lavoratore iscritto alla Fim-Cisl, vorrei far presente i contenuti delle richieste del mio sindacato Fim in collaborazione con il sindacato Uilm.

Il rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici è caratterizzato dalle richieste delle piattaforme presentate dai sindacati ai padroni delle industrie meccaniche aderenti a Federmeccanica.

Faccio presente che la piattaforma rivendicativa dei sindacati metalmeccanici della Cisl e Uil è stata sottoposta e approvata dai lavoratori, con un consenso del 96,93% degli iscritti a Fim-Cisl e Uilm-Uil.

Non si sa ancora niente delle proposte della FIOM di Landini. il 27 ottobre pare che ci sarà un incontro dei delegati e delegate della Fiom Cgil sul contratto

Qui di seguito vi sono elencati stralci dei punti più importanti :

SALARIO E CONTRATTO NAZIONALE

Il contratto nazionale vale per tutti i dipendenti: i minimi contrattuali rappresentano il salario minimo garantito a tutti i lavoratori a cui si applica il contratto. Le retribuzioni dei lavoratori non potranno in ogni caso essere inferiori a tali minimi. – Gli aumenti dei minimi verranno definiti dal contratto sulla base delle previsioni inflattive.

Categoria Aumenti mensili richiesti EURO
66
77
95
3° super 97
99
105
5° super 116
125
138
141

INQUADRAMENTO

Prevedere il passaggio dalle attuali 10 categorie a un sistema di 5 fasce professionali con due categorie ciascuna. Le fasce saranno:

– fascia A “Avviamento” (che comprende gli attuali 1ª e 2ª categoria)

– fascia B “Qualificati” (che comprende gli attuali 3ª, 3ªs e 4ª categoria)

– fascia C “Tecnici” (che comprende gli attuali 5ª e 5ªs categoria)

– fascia D “Professionali” (che comprende gli attuali 6ª e 7ª categoria)

– fascia E “Quadri” (che comprende l’8ª categoria)

All’interno di ogni fascia i 2 livelli verranno definiti come categorie: “Base” ed “Esperto”, a partire dalla fascia B. Nella fascia A le due categorie verranno identificate come fascia A1, fascia A2.

Il passaggio dall’attuale sistema al nuovo avverrà sulla base dell’attuale inquadramento e scala parametrale, senza oneri né benefici.

Definizione nazionale di declaratorie di fascia che permettano, in sede aziendale, tramite appositi profili che potranno essere definiti in quella sede, l’intreccio operai-impiegati oltre la fascia “C” e che, garantiscano possibilità di evoluzione professionale e carriera all’interno delle fasce e tra le fasce.

Istituzione a livello aziendale di un sistema di confronto sulla dinamica retributiva e professionale all’interno delle fasce e tra le fasce, con la descrizione di possibili percorsi di carriera.

Almeno una volta all’anno, in sede aziendale, si svolgerà un esame congiunto sull’inquadramento delle lavoratrici e dei lavoratori.

Ai fini della valutazione professionale dei lavoratori verrà considerata la polivalenza e la polifunzionalità, nonché le capacità personali di tipo trasversale.

Istituzione di un elemento salariale permanente legato alla professionalità da contrattare a livello aziendale.

Andrà previsto, anche in relazione ai nuovi provvedimenti sulla revisione in tema di mansioni, che i limiti alla possibilità di demansionamento vanno riferiti ai livelli di provenienza.

ORARIO DI LAVORO

Contrattazione delle forme e regimi di orario

Contrattazione delle flessibilità sulla base delle esigenze delle persone

Ampliamento dell’accesso al part-time e delle possibilità di trasformazione a tempo pieno

Obbiettivi e monitoraggio dei progetti di conciliazione vita e lavoro

Coordinamento con norme su conciliazione vita e lavoro di cui al decreto legislativo di prossima approvazione

Incrementare maggiorazioni turno per prestazioni lavorative al sabato e nei giorni festivi.

MALATTIA

Rafforzamento della tutela dei lavoratori con gravi patologie con norme che consentano l’agevole accesso a periodi di aspettativa e che evitino l’esaurimento del comporto.

WELFARE

Campagne congiunte di promozione degli strumenti contrattuali di welfare .

Cometa: obbligatorietà dell’adesione e del versamento aziendale in favore della prospettiva previdenziale i lavoratori.

Cometa: aumento dei contributi a carico delle imprese.

Rafforzamento di Metàsalute prevedendo il versamento dei contributi a carico delle imprese per tutti i dipendenti e in via subordinata l’incremento della quota a carico delle imprese.

Indicazione di linee guida per la contrattazione decentrata e lo sviluppo dei servizi e di nuove forme di welfare

FORMAZIONE PROFESSIONALE

La formazione di ogni lavoratore deve essere indicata come un diritto soggettivo, con specifiche prerogative, con un monte ore annuo dedicato.

rafforzamento delle normative sulle 150 ore indirizzandole a una nuova stagione per la crescita delle competenze e della professionalità di ogni singolo lavoratore.

Formazione deve guardare alla crescita professionale e formazione per la riqualificazione.

Apprendistato professionalizzante. Va rafforzato quale strumento di ingresso e preparazione al lavoro.

Apprendistato di primo livello come rafforzamento del percorso di alternanza scuola/lavoro.

Diritto contrattuale soggettivo alla formazione (garantendo uno standard minimo di pacchetto formativo e un monte ore adeguato nel triennio).

Consultazione e co-progettazione RSU in sede di progettazione dei corsi.

Certificazione della formazione ricevuta.

POLITICHE DEL LAVORO E JOBS ACT

Riconferma del principio di proporzionalità di cui al Ccnl in materia di licenziamenti disciplinari e dei criteri di scelta per la tutela nei licenziamenti collettivi.

Informazioni e contrattazione sulle assunzioni, per favorire l’ingresso e la stabilizzazione.

Diffusione dei progetti di alternanza scuola lavoro e sperimentazione modello duale.

FONDO BILATERALE PER IL SOSTEGNO AL REDDITO (Fondo Anticrisi) o ponte/staffetta generazionale già prevista nel Ccnl 2012 e in alcune esperienze aziendali. (Restano le difficoltà relative alla decontribuzione e defiscalizzazione e occorre verificare come evolve la legislazione sia sugli ammortizzatori sociali come sul pensionamento.)

Va sollecitata una revisione di legge che regolamenta i fondi pensionistici integrativi.

In relazione ai nuovi provvedimenti che rivedono le norme sulla regolamentazione del controllo a distanza, vanno introdotti limiti al potere discrezionale del datore di lavoro.

SOSTEGNO ALLA MATERNITÀ E PATERNITÀ

Fruizione oraria del congedo parentale individuando le soluzioni più opportune.

Permessi retribuiti in caso di sospensione del congedo di maternità e di contemporaneo ricovero del neonato.

Rendere effettivi i 3 giorni di permesso concessi al padre in caso di nascita di un figlio.

Consentire al lavoratore e alla lavoratrice che si trovano in situazioni di disagio familiare brevi permessi non retribuiti per far fronte alle esigenze conseguenti a detti eventi.

SALUTE, SICUREZZA, AMBIENTE

Rimodulazione del numero di RLS (e relativo monte ore) in base al numero di dipendenti, con particolare attenzione alle aziende più grandi.

La frequenza delle riunioni periodiche va modulata per dimensione aziendale e per il livello di rischio presente in relazione ai processi produttivi.

Va data visibilità agli Rls come rappresentanti di tutti i lavoratori con spazi a loro dedicati e fornendogli strumenti adeguati.

La formazione dei Rls e dei lavoratori su salute e sicurezza deve essere codecisa e cogestita da sindacati e imprese.

Inoltre va prevista una specifica tutela e prevenzione per i rischi derivanti da “disagio lavorativo” (mobbing, lavoro stress-correlato e tecno-stress).

Vanno definiti contrattualmente i compiti degli RLS anche in tema di impatto dell’attività produttiva sull’ambiente esterno, prevedendo apposite informative sul monitoraggio ambientale e sulla gestione dei rifiuti.

PARTECIPAZIONE

Il diritto di informazione che implica la messa a disposizione, tempestiva ed esauriente delle informazioni alla RSU, al fine di permettere a quest’ultima di prendere atto delle circostanze e di formarsi una propria opinione in proposito

il diritto di consultazione che implica un dialogo attivo tra la rappresentanza dei lavoratori e la direzione aziendale. Serve garantire il diritto di obiezione e di iniziativa relativamente ai casi trattati, fermo restando la libertà delle parti.

il diritto di partecipazione che comporta il diritto di controllo e di iniziativa della rappresentanza dei lavoratori per permettere a quest’ultima di partecipare attivamente alle decisioni e di condividerne le finalità .

Va effettuata la revisione e la semplificazione del sistema di informazioni rendendolo più esigibile.

Un cordiale saluto alla redazione da un lavoratore iscritto alla Fim.

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