Affari di guerra

Redazione, “Furono i grandi gruppi industriali a volere la guerra”, questa frase compare regolarmente sui libri di storia. Lo hanno scritto per la prima guerra mondiale e poi per la seconda. Dopo … a massacro consumato. Nella disamina di questi grandi gruppi industriali italiani, la volta scorsa vi ho scritto dell’azienda leader in Italia negli affari di guerra, la Finmeccanica. Questa volta vi scrivo di Fincantieri S.p.A. con sede a Triestre, a.d. Giuseppe Bono (emolumento 2014: fisso 733.225 €; 450.000 € legato agli obbiettivi). Fincantieri S.p.A. è anch’essa erede dell’Iri e la proprietà è, anche in questa caso, ben […]
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Redazione,

“Furono i grandi gruppi industriali a volere la guerra”, questa frase compare regolarmente sui libri di storia. Lo hanno scritto per la prima guerra mondiale e poi per la seconda. Dopo … a massacro consumato.

Nella disamina di questi grandi gruppi industriali italiani, la volta scorsa vi ho scritto dell’azienda leader in Italia negli affari di guerra, la Finmeccanica. Questa volta vi scrivo di Fincantieri S.p.A. con sede a Triestre, a.d. Giuseppe Bono (emolumento 2014: fisso 733.225 €; 450.000 € legato agli obbiettivi).

Fincantieri S.p.A. è anch’essa erede dell’Iri e la proprietà è, anche in questa caso, ben salda nelle mani dello Stato attraverso Fintecna S.p.A che ne detiene il 71,6% delle azioni. Fintecna è a sua volta controllata (100%) da Cassa depositi e prestiti che è al 80,1% del Ministero dell’economia e delle finanze.

E’ forse il più grande costruttore navale in Europa e Usa, con 21.600 dipendenti di cui 9.500 in Italia. Dai vari cantieri di Fincantieri escono ovviamente sia navi civili che militari, ma la produzione di queste ultime attualmente in Italia avviene nei soli cantieri di Riva Trigoso (Ge) e Muggiano (Sp). Fa parte del gruppo (100%) la Isotta Fraschini Motori S.p.A. di Bari grande produttore di motori marini e aeronautici. I suoi motori amagnetci, per esempio, vengono montati su cacciamine, dragamine e posamine delle marine militari di mezzo mondo.

Ma è proprio nella progettazione delle navi da guerra che gli interessi di Fincantieri e Finmeccanica (ex Iri ambedue) si riuniscono nuovamente attraverso la società ingegneristica Orizzonte Sistemi Navali S.p.A. (OSN), partecipata al 51% e 49% rispettivamente. E’ proprio attraverso OSN che 10 fregate (Fremm) dal valore di circa 15 miliardi complessivi sono state commissionate dalla marina militare italiana a Fincantieri-Selex-OTO Melara (Finmeccanica) e circa una all’anno dal 2012 vengono varate dai cantieri di Riva Trigosa e a Muggiano “accessoriate” di tecnologiche armi di distruzione di massa, di torrette, cannoni e sistemi di lancio missili.

I ricavi annuali di Fincantieri sono circa 4,4 miliardi di euro, di questi circa 3 miliardi sono attribuibili alla costruzione di navi, il 35% deriva da navi da guerra.

Gli articoli precedenti sui grandi gruppi industriali italiani.

  1. Fincantieri su OC del 18/10/2015 (http://www.operaicontro.it/?p=9755733610)

R.P.

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