Redazione operai contro,
Un’altra grande e importante fabbrica, la Michelin di Fossano in provincia di Cuneo rischia di chiudere. Gli esuberi dichiarati dalla direzione del gruppo francese sono 578 tra operai e impiegati.
I giornali locali riportano notizie dello sciopero di ieri, per tutta la giornata con i presidi ai cancelli sia in ingresso che in uscita bloccando così le merci. L’adesione dei dipendenti allo sciopero è stata totale, scrive il giornale “Cuneo on line”, con una grande partecipazione alla manifestazione anche di lavoratori di altre fabbriche della zona, di rappresentanti di associazioni del territorio e di tanti cittadini che hanno voluto dimostrare la propria solidarietà.
Inoltre erano presenti sindacati di ogni sigla e deputati di partiti politici che come al solito non sono mancati con le loro bandiere, ma loro, gli operai e i lavoratori sono determinati nella lotta per impedire che lo stabilimento chiuda e durante il corteo hanno continuamente lanciato slogan contro i padroni della multinazionale Michelin minacciando anche fasi di lotta più dure se l’azienda non dovesse cambiare il piano di serrata.
Allora Landini cosa aspetti? Ci sono tutte le condizioni per occupare la fabbrica come più volte tu stesso hai dichiarato. L’esercito degli operai incazzati e decisi a vender cara la pelle è pronto per essere guidato all’occupazione della fabbrica, se no Landini come pensi di salvarla?
Landini, difendere la fabbrica di Fossano è l’ennesima occasione per dimostrare la validità del sindacalista capace di trascinare gli operai alla lotta per contrastare le chiusure o forse preferisci continuare come sempre con le parole al vento e i proclami di guerra mai messi in pratica?
Ma ieri Landini avevi altro da pensare, impegnato a preparare la tua “Unions” manifestazione processione del 21 c.m. a Roma per il contratto metalmeccanico e contro il Jobs Act.
Una manifestazione che non crea svantaggi ai padroni perché fatta di sabato e per chi lavora anche al sabato lo sciopero non è stato proclamato.
Landini come pensi che gli operai possano darti fiducia per le tue scelte di lotta e di protesta quando le tue lotte finora attuate a difesa dei posti di lavoro sono finite tutte male, ci vuole ben altro per riuscire ad occupare le fabbriche.
Forse occorre che nei vostri seminari e convegni sindacali si cominci a parlare ai delegati di fabbrica come fare per difendere gli operai dai licenziamenti, come agire concretamente contro le arroganze padronali e sopratutto come formare dei capi operai che sappiano condurre efficacemente le lotte contro i padroni.
Come Landini e come tanti inutili funzionari e quadri sindacali pompieri o venduti, in Italia ne abbiamo fin troppi.
Solo con un sindacalismo operaio si potranno evitare le chiusure delle fabbriche.
E.L.
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