Redazione di Operai Contro,
il Partito Operaio ha scritto: ” Il bottino è il controllo del Medio Oriente, la crisi ha prodotto forze non più disposte a fare affari con le borghesie europee, alle loro condizioni e sotto il loro tallone. Il Califfato ne è l’espressione, viene presentato dai grandi padroni di oriente ed occidente come un pericolo potenziale da distruggere. Ma il problema è ben
altro, la lotta al Califfato copre una concorrenza spietata fra i padroni russi ed americani, quelli europei e quelli cinesi in Africa e Medio Oriente. La crisi si fa sentire. Fratelli nemici si fronteggiano armi alla mano, da un
momento all’altro non potremo più stare davanti alla televisione a vedere lontane città distrutte, la guerra ci coinvolgerà da molto più vicino. Poi propaganda patriottica, che è già iniziata, e piagnistei pacifisti, oggi
completamente assenti.”
Sono completamente d’accordo con il Partito Operaio.
La riunione del G20 di oggi in turchia e l’ennesima farsa.
Padroni russi ed americani, padroni europei e cinesi hanno recitato la solita commedia
Il dittatore Turco Erdogan ha sintetizzato i risultati: incrementare i bombardamenti su Siria, Iraq, Afganistan, Kurdistan
Gli obiettivi dei bombardamenti ancora una volta: donne, bambini, uomini
Sono più di dieci anni che bombardano, ma sono sconfitti in partenza.
I leccaculo della stampa applaudono i signori della guerra
Un lettore
I lavori del G20 seguono l’agenda prestabilita – giro di tavolo sul clima, sessione su economia e crescita nel pomeriggio – per poi proseguire con la cena dedicata alla politica estera. Ma sarà la minaccia dell’Is a fare la parte del leone.
La discussione culminerà a cena, quando il tema della politica estera sarà monopolizzato dall’emergenza. In cerca di un piano comune anti-terrore e l’intenzione di mettere nero su bianco – in un passaggio del comunicato finale – un impegno comune. Trasformando così anche la natura del G20 che da format nato per gestire la crisi finanziaria, assume così un ruolo anche su altre emergenze globali. Dal “G20 arriverà un messaggio e forte contro l’Is”, ha annunciato stamattina il presidente Erdogan dopo l’incontro con Obama. E anche dai vertici Ue arriva l’invito a non perdere l’occasione del formato del summit per affrontare il tema.
Grande attenzione anche sulla Siria, l’emergenza immigrazione, profughi, Mediterraneo. Tra una sessione di lavori e l’altra prevista anche una girandola di bilaterali. Quello tra Obama e Erdogan c’è già stato in mattinata. Il presidente turco e atteso vedere nella due giorni quasi tutti i leader in colloqui a due. Diversi anche quelli in agenda del premier Matteo Renzi, giunto in tarda mattinata, che dovrebbe incontrare oltre ad Erdogan anche il premier canadese Tredeaut e Valdimir Putin. Domani invece, al termine dei lavori, è atteso un incontro in formato ‘quint’ (Germania, Francia, Italia, Gb e Usa) sull’emergenza terrorismo, Siria e migrazioni.
Raid nel sud-est turco, kamikaze si fa esplodere. Ieri un militante dell’Is si è fatto saltare in aria durante un raid della polizia nel sud-est della Turchia vicino al confine con la Siria, ferendo 5 agenti. Il blitz era scattato nell’ambito dell’indagine sugli attentati di Ankara del 10 ottobre nel quale sono rimaste uccise 102 persone. Uno degli autori delle esplosioni di Ankara era stato identificato come un membro dello Stato islamico il cui fratello aveva condotto un attentato suicida a luglio a Suruc, nei pressi del confine siriano.
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