Redazione,
Val di Susa in provincia di Torino, alle Acciaierie Beltrame da due giorni gli operai e gli impiegati scioperano e presidiano i cancelli delle portinerie per protestare contro la dichiarazione da parte padronale di licenziare 12 impiegati con l’apertura della procedura di mobilità. Lo scorso anno aveva licenziato 260 operai.
La decisione unilaterale della direzione cioè senza consultare la Rsu e i sindacati ha scatenato immediatamente la reazione di tutti i dipendenti che hanno deciso di scioperare e protestare fino al ritiro della procedura di mobilità.
La Beltrame Acciaierie, una delle più importanti acciaierie venete con sede a Vicenza e con la fabbrica distaccata in Val di Susa, a metà ottobre aveva rassicurato i dipendenti che i conti erano in ordine, ma ora dovrà affrontare tagli ai costi e alla produzione.
E per il padrone i tagli da fare sono come al solito i licenziamenti, ma alla prepotenza padronale occorre ribellarsi subito, proprio come stanno facendo gli operai e i lavoratori i della Beltrame che lottano, scioperando e bloccando i cancelli.
E.L.
Cara redazione Vi invio l’articolo del giornale locale “Luna Nuova” :
Da due giorni si è riaperta una ferita nell’occupazione
in valle di Susa. È quella della Beltrame, che ha annunciato
l’apertura di una procedura di mobilità per licenziare 12 impiegati.
L’acciaieria del gruppo vicentino Beltrame a cavallo fra i comuni
di Bruzolo e S.Didero era stata interessata da ben altre ferite negli
ultimi anni, con la chiusura del reparto acciaieria e il mantenimento
del laminatoio, dove lavorano ancora un centinaio di addetti, dopo
lunghe lotte e presidi 24 ore su 24 ai cancelli. Ma questo nuovo colpo,
pur numericamente più esiguo, fa ripiombare lo stabilimento
nella precarietà e da due giorni i lavoratori sono scesi in sciopero,
con un picchetto davanti ai cancelli. È stato rispolverato anche il
grande bidone che serviva agli operai per scaldarsi nei gelidi ma
“caldi” inverni di un paio di anni fa.
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