Redazione di Operai Contro,
il 3 Lugio 2015 pubblicavate la seguente corrispondenza:
Redazione,
Nessun stabilimento chiuso e nessun esubero strutturale. Le parti sociali e Whirlpool hanno firmato un accordo al ministero dello Sviluppo. L’intesa dovrà essere approvata, ma tutti i sindacati esultano. Con loro anche il presidente del Consiglio Matteo Renzi: “Lo avevamo promesso ai lavoratori #Whirlpool – scrive su Twitter – Nessuna chiusura, nessun licenziamento”. “A questo punto si può dire che la presenza di Whirlpool in Italia ‘è fantastica’” ha dichiarato il segretario della Fiom Maurizio Landini facendo il verso a un vecchio tweet del capo del governo. Per questo risultato “è stata molto importante la lotta dei lavoratori che ha portato l’azienda a riflettere e la solidarietà tra stabilimenti che non è scontata”.
Redazione hanno vinto tutti, ora vedremo. Siamo tornati ad un anno fa.
Sarà una nuova presa per il culo
Un operaio indesit
Redazione è proprio una presa per il culo. Vogliono mettere gli operai di Caserta contro quelli di Varese. Alla fine per gli operai ci saranno solo mazzate a Caserta e Varese
Vi invio un articolo del Corriere
Un operaio Indesit
«Con un facile gioco di parole, si potrebbe definire propaganda di bassa Lega. È solo un becero tentativo di provocare allarmismo per fini politici, fomentando contrapposizioni tra i lavoratori impiegati degli stabilimenti del Nord e quelli del Sud: divisioni e conflitti territoriali che sino a oggi in questa vertenza le organizzazioni sindacali sono sempre riuscite a scongiurare. Anche perché i fatti sono assai diversi da come vorrebbe rappresentarli il senatore Umberto Bossi». Il leader della Uilm Antonello Accurso non utilizza giri di parole per commentare l’interrogazione parlamentare presentata qualche giorno fa dal fondatore della Lega Nord in merito al piano di ristrutturazione della Whirlpool, consegnato al ministero nello scorso luglio, che a suo dire contemplerebbe una ricca proposta di trasferimento volontario incentivato per circa 400 lavoratori della ex Indesit di Caserta. In particolare, «un bonus di 32 mila euro, l’assunzione con contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti, nonché l’assunzione di un familiare da loro indicato tramite agenzia interinale». E secondo il Senatùr, la notizia avrebbe creato «allarme tra i 380 lavoratori interinali dello stabilimento Whirlpool di Cassinetta di Briandronno (Varese), preoccupati di ritrovarsi sostituiti dall’oggi al domani dal personale proveniente da Caserta, dove sarà costituito il polo europeo di ricambi e accessori, in cui troveranno inizialmente occupazione 320 persone».
Il sindacato
Accurso contesta con nettezza le cifre indicate da Bossi: «Il senatore fa confusione — spiega — perché il trasferimento incentivato delle maestranze casertane verso l’impianto di Cassinetta dovrebbe riguardare, in realtà, non più di 70-80 lavoratori. I 400 a cui fa riferimento sono quelli complessivamente coinvolti nel processo di esubero. E di questi, 100 o 150 finiranno a Napoli, dov’è previsto il polo di produzione delle lavatrici di alta gamma, e altri 200 sono destinati alla mobilità e al prepensionamento. Peraltro, i 320 che rimarranno nello stabilimento, rispetto a 900 iniziali, per i prossimi due anni saranno costretti ai contratti di solidarietà: in pratica, si divideranno il lavoro previsto per 200 addetti. Mi domando se Bossi sarebbe disposto a fare il cambio con le previsioni del piano per Cassinetta di Briandronno, dove gli addetti sono 2.700. Ma sia chiaro, la mia è solo una provocazione». Sulla stessa falsariga anche Lucio Romano, senatore aversano di Democrazia Solidale: «È del tutto evidente che Bossi sta cercando di fare speculazione politica su una vicenda delicatissima. Per quanto mi riguarda, è da irresponsabili tentare di insinuare questioni padane e territoriali mentre centinaia di lavoratori rischiano di non avere più mezzi per garantire la sussistenza delle loro famiglie. Il lavoro è un diritto fondamentale per tutti i cittadini italiani, senza distinzioni di sorta».
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