Redazione di Operai Contro,
mentre da Monaco arrivano le fandonie sulla fine della guerra in Siria, la guerra in Siria si allarga. Vi invio un articolo
Un lettore
La decisione di inviare truppe in Siria da parte dell’Arabia saudita è «irreversibile». Lo dice il portavoce della colazione sunnita guidata dall’Arabia Saudita, generale Ahmed al-Assiri. Riad è «pronta» e «combatterà l’Isis a fianco degli Stati Uniti», ha precisato il generale.
La decisione per il momento riguarda «solo l’Arabia saudita» ma Al-Assira ha anche aggiunto che la coalizione islamica anti-terrorismo, creata a dicembre e composta da 35 Paesi, sarà pronta a operazioni di terra «entro due mesi».
Al-Assiri ha poi attaccato l’Iran, accusandolo di sostenere i «terroristi» in Siria e nello Yemen, in particolare i ribelli sciiti Houthi yemeniti che combattono contro la coalizione sunnita del presidente Hadi, cacciato dalla capitale Sana’a nel febbraio del 2015. La coalizione ha lanciato oggi una importante offensiva verso la capitale.
Anche se l’eventuale intervento in Siria di un contingente sunnita è ufficialmente «contro l’Isis», è chiaro che l’intervento di un contingente sunnita sarebbe anche diretto contro le forze governative di Bashar al-Assad, sostenute dalla Russia e dall’asse sciita guidato da Teheran.
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