Redazione di operai contro,
è un po che non si sentiva più parlare di Landini. Dopo che le aveva sparate grosse per la vicenda relativa alle acciaierie di Terni evocando le occupazioni di fabbriche e dopo che aveva fatto grandi proclami che sembravano lanciarlo in politica e che impazzava senza sosta da un programma televisivo ad un altro, Landini era quasi scomparso.
Ora eccolo che riappare nella veste anche peggiore di “sponsor “ dell’ imprenditore Alberto Vacchi.
Ovviamente non si tratta di una sponsorizzazione palese ma le dichiarazioni di stima da parte di Landini e della FIOM della zona di Bologna non mancano. Si possono leggere articoli ispirati dalle dichiarazioni di delegati e dirigenti locali della FIOM che parlano molto dettagliatamente della situazione inerente alla sua fabbrica facendola apparire un luogo quasi idilliaco frutto di un imprenditore buono. L’ Ima, la fabbrica di Vacchi, presentata come una realtà dove la FIOM ha il 35% di tesserati e ha raccolto l’ 85% dei consensi alle ultime consultazioni, dove si sottolinea che non si sciopera dalla metà degli anni ’90 dove i lavoratori non si oppongono mai a straordinari e a rinunciare anche a qualche giornata di ferie perché l’RSU dispone del 30% del budget per la formazione.
Quindi il bollito di Landini con il patrocinio della FIOM della zona del’ IMA racconta la vecchia favola dell’ imprenditore buono che vuole guidare gli industriali verso un capitalismo buono in accordo con i sindacati.
La realtà invece è che ci troviamo di fronte è tutt’altro che una bella favoletta da dare in pasto ai giornalisti asserviti. Ci troviamo di fronte al padrone scaltro al leader sindacale bollito e a delegati di fabbrica corrotti che offrono al padrone operai che mai si oppongono al loro sfruttamento e che non partecipano agli scioperi nemmeno quando si tratta del contratto nazionale. Di sicuro questa parte della FIOM non conosce cosa significa solidarietà tra operai: scioperare magari per operai di realtà limitrofe in difficoltà.
Questa situazione è proprio quello che vogliono i padroni un movimento operaio disunito guidato da sindacalisti incapaci o corrotti che permette loro di ottenere ciò che vogliono senza intaccare minimamente la loro immagine pubblica.
Ma Landini è bollito solo a livello sindacale, perché per contro sa bene come muoversi per mantenere il suo potere e nelle sue dichiarazioni si rivela comunque ben predisposto anche nel caso a vincere l’elezione all’interno di confindustria non sia Vacchi dal momento che ancora non si è delineato alcun candidato favorito.
Gli operai hanno molti nemici, non ci sono solo i padroni, anche i sindacalisti come Landini sono loro nemici perché alleati sempre più evidenti dei padroni stessi. Il partito operaio è necessario anche per arginare questa sempre più insanabile deriva sindacale.
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