Redazione di Operai Contro,
le truppe mercenarie dei padroni francesi hanno dovuto sospendere lo sgombro della “giungla”.
Gli emigranti si sono difesi utilizzando tutte le armi: pietre e fiamme.
Noi operai siamo dalla parte degli emigranti.
Noi operai dobbiamo mobilitarci e sostenere la guerra contro i padroni
Non possiamo stare a guardare
Nella guerra se stiamo a guardare è come se fossimo schierati dalla parte dei padroni
Viva la resistenza dei migranti
un operaio italiano
Cronaca ansa
Alta tensione nella ‘giungla’ dei migranti a Calais: le operazioni di sgombero della parte sud sono state interrotte a causa degli scontri tra polizia, attivisti no-border e migranti. Dopo una mattinata relativamente calma il pomeriggio è degenerato negli scontri tra gli attivisti no-border, i migranti, e gli agenti incaricati di presidiare le squadre di operai giunte sul posto per smantellare tende e capanne di legno.
Secondo alcuni reporter la polizia ha risposto con i lacrimogeni al lancio di pietre da parte di “alcuni migranti” e “attivisti no-border”. Almeno una decina di alloggi di fortuna sono stati distrutti da incendi volontari. Quattro persone sono state fermate e cinque agenti sono rimasti leggermente feriti. Intorno alle 17 le tensioni hanno indotto le autorità transalpine a sospendere le operazioni di evacuazione.
LA GRAFICA: IMMIGRAZIONE, FLUSSI E MURI
Giovedì scorso, il tribunale amministrativo di Lille aveva dato il proprio via libera all’ordinanza della polizia per l’evacuazione della parte sud della ‘Jungle’ di Calais. Il governo di Francois Hollande ha assicurato che a tutti i migranti mandati via verrà proposta un’alternativa tra container riscaldati e centri d’accoglienza, ma le Ong che operano sul posto ritengono che i posti letto non siano sufficienti. Secondo le associazioni, sono oltre 3.400 i rifugiati e richiedenti asilo che devono lasciare la parte sud del campo, circa un migliaio secondo la prefettura.
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